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Alfa Romeo 2600 Spider con motore Ford all’asta

In America è in vendita una vettura del “biscione” in ottimo stato ma con qualche licenza di troppo.

Alfa Romeo 2600 Spider
Foto da profilo Facebook Mecum Auctions

Ghiotta opportunità per chi punta a mettere in garage un “biscione” in stile Dolce Vita, a condizione che abbia la pazienza di ripristinarne la piena originalità. Mecum Auctions, nella sessione di vendita del 13-15 aprile, che andrà in scena a Houston (Texas), metterà all’asta un’Alfa Romeo 2600 Spider Touring del 1964. Si tratta di uno dei 2.255 esemplari del modello prodotti. A rendere più interessante la cosa ci pensa il fatto che non è previsto un prezzo di riserva. Così, almeno in teoria, si potrebbe portare a casa il lotto ad un prezzo inferiore a quello di mercato, ma le vendite all’incanto sono imprevedibili, creando scenari talvolta diversi da quelli ipotizzati. Molto dipende dall’ardore della contesa fra i potenziali acquirenti.

L’esemplare destinato a passare di mano (telaio AR192752) è verniciato in un classico rosso, che ne mette in risalto le forme. Gli interni, invece, sono dominati dal nero. La produzione di questa Alfa Romeo 2600 Spider fu completata il 17 marzo del 1964, mentre la consegna avvenne il 31 marzo dello stesso anno, negli Stati Uniti d’America. Il modello di cui ci stiamo occupando appartiene alla seconda serie. Ampi lavori di restauro hanno interessato questa vettura dal 2006 al 2019. Degli aggiornamenti, discutibili, si sono focalizzati sul motore, diventato V8 con marchio Ford. Anche i cerchi, gli pneumatici ed altri elementi sono diversi da quelli standard. I potenziali acquirenti sapranno valutare bene la cosa prima dello shopping, nell’ottica del recupero della configurazione ordinaria.

Alfa Romeo 2600 Spider
Foto da profilo Facebook Mecum Auctions

Giusto, a questo punto, spendere due parole sull’Alfa Romeo 2600 Spider Touring classica, che fa vivere le emozioni del “biscione” a cielo aperto. A dispetto della provenienza, questa vettura non sposava la costruzione Superleggera, ma aveva una più moderna monoscocca portante in acciaio a struttura progressivamente differenziata. Il romanticismo ne risentiva. I vantaggi in termini costruttivi, però, erano evidenti. Qui i volumi di produzione si facevano più intensi, direi di natura industriale, quindi le scelte ingegneristiche non potevano cedere al sentimentalismo.

Nella sua veste naturale, la scoperta milanese era spinta da un motore a 6 cilindri in linea da 2.6 litri di cilindrata, raffreddato ad acqua. Aveva basamento e testata in alluminio e sviluppava una potenza massima di 145 cavalli a 5900 giri al minuto e una coppia massima di 18,8 kgm a 2000 giri al minuto. Per gestire questa scuderia, il conducente si giovava di un cambio manuale a 5 marce. Vivace il temperamento del modello, che regalava una buona verve. La pista, comunque, non era il suo regno, anche se la tela dinamica era gratificante. Buona la velocità massima, pari a 200 km/h. L’accelerazione da 0 a 100 km/h veniva liquidata in 11 secondi.

Più che fra i cordoli, l’Alfa Romeo 2600 Spider Touring andava utilizzata sulle strade sinuose e panoramiche, gustando il piacere di un alito di vento sui capelli. Chi non amava la capote in tela, poteva puntare sull’hard-top offerto in opzione (assente sul modello in vendita). Il tettuccio rigido in lamiera si integrava bene nel look dell’auto, ma il meglio dello stile emergeva in configurazione aperta. Questa lussuosa spider del “biscione” era generosamente dimensionata. Ecco le sue misure: 4500 millimetri di lunghezza, 1660 millimetri di larghezza, 2500 millimetri di passo. Le sospensioni anteriori erano a ruote indipendenti, con quadrilateri deformabili. Quelle posteriori a ponte rigido, con puntoni longitudinali.

Fonte | Mecum Auctions

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