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Incentivi auto 2023: quasi esauriti i fondi i fondi per benzina e diesel

Gli incentivi auto 2023 si sono quasi del tutto esauriti per quanto riguarda i veicoli endotermici nel giro di appena un mese.

Incentivi auto

Forse più velocemente del previsto, ma comunque in linea con le stime degli analisti di settore. Gli incentivi auto 2023 sono quasi andati esauriti per quanto riguarda le vetture con emissioni di anidride carbonica compresa nella fascia 61-135 g/km. Com’era accaduto in passato, ancora una volta la domanda dell’ecobonus relativo a questa tipologia di vetture è stato richiesto in modo ben più sostenuto rispetto alle altre categorie. Ciò poiché vi confluiscono pure le proposte termiche o le ibride “non ricaricabili”. Esattamente i veicoli che hanno meno bisogno di aiuti governativi, come evidenziano pure gli ultimi dati di mercato.

Incentivi auto 2023: restano poco più delle briciole per i veicoli endotermici

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Dagli iniziali 150 milioni di euro ne sono rimasti appena 22 e presto si estingueranno. Non è dato sapere se ci saranno delle correzioni nelle misure normative adottate dall’esecutivo. Ma una cosa è certa: i conducenti italiani prediligono i suddetti esemplari alle controparti al 100 per cento elettriche. La prima ragione a lasciarli preferisce dipende dal prezzo. Nel quadro legislativo decretato dalle autorità sussiste, infatti, un limite di prezzo massimo per godere del contributo. E la prevalenza delle macchine interessate rientra proprio in tale classe.

Il finanziamento, lo ricordiamo, è partito il 10 gennaio, ma prendendo in considerazione gli acquisti effettuati dal 2 gennaio. I giorni di ritardo sono dipese da alcune difficoltà tecniche riguardanti la piattaforma. Un piccolo inciampo che non ha avuto nessun genere di ripercussione. La raffica di prenotazioni delle concessionarie era data per scontata dalle agenzie specializzate nel campo, fin dagli ultimi mesi del 2022.

La potenziale clientela fremeva dal desiderio di assicurarsi la somma stanziata e, da copione, vi si è gettata a capofitto non appena è stata sbloccata. Un’impellenza provocata pure dalla congiuntura economica sfavorevole in cui versiamo. L’aumentato costo della vita ha, infatti, reso ancora più indispensabile fare economia.

Il rapporto sul primo mese degli incentivi auto 2023 testimoniano che nel giro di un mese si è già fruito dell’80 per cento dell’ammontare globale. Nulla di sconvolgente anche per un ulteriore motivo: la presenza nel lotto di vere e proprie best seller nei nostri confini. Dalla Fiat Panda alla Lancia Ypsilon, le preferite degli italiani occupano questa fascia.

Chi ha intenzione di acquistare un’auto nuova, in osservanza dei paletti posti dall’esecutivo per l’accesso agli incentivi auto, è perciò meglio che si sbrighi. Il tesoretto rimasto a disposizione consentirà l’acquisto di circa 11 mila veicoli. Poco, molto poco, pure alla luce del fatto che la cifra sborsata dovrebbe coprire fino al 31 dicembre 2023.

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Ovviamente, non sarà così e per tale motivo le associazioni di categoria hanno intrapreso una campagna, affinché vengano attinte ulteriori risorse dalle altre due fasce. Ci riferiamo alla 21-60 g/km dedicato alle ibride plug-in e alla 0-20 g/km inerente alle elettriche. In entrambi i casi le domande non intendono decollare, pertanto, onde evitare di lasciare inutilizzata una parte, gli enti di settore suggeriscono un cambio in corsa.

Le phev hanno registrato una crescita nelle registrazioni di gennaio del 10,2 per cento, ciononostante rappresentano una quota di mercato pari ad appena il 4,7 per cento. Va peggio alle full electric, costituenti il 2,6 per cento: la contrazione dell’8,6 per cento denota l’incapacità di riscuotere consensi. L’elevato prezzo medio è un grosso ostacolo e la scarsa diffusione delle colonnine di ricarica lungo il territorio nazionale non aiuta di certo. Ecco perché tra i provvedimenti raccomandati da Acea vi è lo sblocco dell’iter burocratico per l’erogazione dei contributi destinati a privati e condomini: fino ad allora, il market share rimarrà su valori minimi.  

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