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Cosa c’è sulla scrivania di Antonio Filosa

Antonio Filosa dispone di un carisma che gli ha permesso di intrattenere confronti concreti nei passaggi che lo hanno coinvolto fin qui

Antonio Filosa
Antonio Filosa

Bisognerà attendere ancora un mese ovvero fino al prossimo 23 giugno, quando il nuovo CEO di Stellantis, Antonio Filosa, assumerà ufficialmente il ruolo cui è stato designato oggi dal presidente del Gruppo, John Elkann, e dall’intero consiglio di amministrazione. Un lasso di tempo utile per ragionare su quanto lo attende ai piani alti di Stellantis, sei mesi dopo l’estromissione di Carlos Tavares dal ruolo di CEO di Stellantis; d’altronde i dossier posti sulla scrivania di Antonio Filosa sono numerosi e tutti di primaria importanza, con necessità di intervento e di attenzione non indifferenti.

Di certo il cambio di passo con la precedente gestione di casa Stellantis è netto, già nell’approccio. Antonio Filosa vanta infatti un’esperienza ultra ventennale, e pressoché esclusiva, tra le file del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA, ovvero in quello che un tempo era il Gruppo Fiat. Esperienza puramente differente da quella posta in essere dal suo predecessore, Carlos Tavares, che proveniva invece da un passato ragionato presso altri grandi gruppi automobilistici prima di passare in casa PSA. Nonostante le speculazioni, Stellantis sembra aver voluto necessariamente scegliere dall’interno la sua prossima figura di vertice puntando su un nome di peso e ampiamente “rispettato” anche a livello internazionale. Quello di Filosa è un curriculum di peso, fatto di passi in avanti costanti all’interno del Gruppo fino alla sua più recente responsabilità all’interno di Stellantis per la quale è stato responsabile per l’intero Nord America.

Su Antonio Filosa vengono riposte le speranze di ripresa, in un contesto globale sempre più complesso

Come risulta già noto agli addetti ai lavori, Antonio Filosa dispone di un carisma non indifferente che gli ha permesso di intrattenere confronti sinceri e concreti nei passaggi che lo hanno necessariamente coinvolto fin qui. La determinazione è probabilmente una fra le costanti più interessanti del suo essere; condizione che nel prossimo ruolo di CEO di Stellantis potrebbe garantirgli vantaggi e successi su molte questioni oggi sul tavolo del Gruppo e dal 23 giugno anche sulla sua scrivania.

Oggi il comparto dell’auto, su scala globale, vive una fase di enormi transizioni da percorrere con cognizione di causa e in maniera repentina. In questo contesto l’esperienza tendenzialmente globale, svoltasi fra Sud America e la gestione di Jeep, fra Europa e Nord America, potrebbe garantire ad Antonio Filosa un approccio quanto mai utile a fornire risposte e concretezza con un approccio ideale. D’altronde si deve proprio a Filosa il successo di marchi come Fiat e Jeep in Sud America. Fra i dossier destinatari di maggiore attenzione c’è sicuramente quello legato al raggiungimento di una nuova fase commerciale stavolta in Nord America. Lì dove negli ultimi tempi il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA sta riscontrando oggettive difficoltà, condizione che potrebbe persino aggravarsi in relazione alle continue minacce di nuovi dazi da parte dell’attuale amministrazione Trump; una ridefinizione delle strategie aziendali destinate al mercato nordamericano appare sicuramente necessaria.

Non mancano poi alcune criticità che rendono disomogenea la percezione dei marchi che compongono il parterre a disposizione di Stellantis oggi, in virtù della complessità delle normative europee e di una concorrenza globale che appare sempre più importante. Andando verso questa direzione Antonio Filosa dovrà rivedere tali criticità puntando su un approccio differente rispetto a quello posto in essere dalla precedente gestione affidata a Carlos Tavares, sulla base di alcune prime divagazioni che sono emerse in questi ultimi mesi in attesa della sua nomina.

Antonio Filosa
Antonio Filosa col presidente di Stellantis, John Elkann

L’Italia e il patriottismo

La nomina di Antonio Filosa è la prima di un CEO di Stellantis nato in Italia, caratteristica che potrebbe far propendere i più verso un possibile ragionamento legato al patriottismo. Sono infatti diversi i marchi italiani del Gruppo che vivono una fase di importante crisi. Non si può non pensare alle questioni legate a Maserati, che naviga verso un futuro di cui non si conosce nulla fino a questo momento. A Filosa toccherà fissare punti certi per attuare un vero e proprio piano di rilancio atteso ormai da fin troppo tempo. Non va meglio in casa Lancia che oggi, rapportando i numeri al proverbiale successo della precedente generazione di Lancia Ypsilon, viaggia su numero in calo costante. C’è poi la questione Alfa Romeo con le recenti discussioni di un rinvio dei programmi sulle prossime generazioni di Stelvio e Giulia, con ulteriori voci non particolarmente felici sul loro destino.

Anche l’annunciato Piano Italia sarà protagonista di una importante revisione che, secondo quanto annunciato nelle scorse settimane dal COO for the Enlarged Europe Region di Stellantis, Jean-Philippe Imparato, sarà annunciata proprio a giugno. Il nuovo CEO Antonio Filosa potrebbe quindi rendersi protagonista di tale comunicazione che dovrebbe contenere una revisione dell’approccio produttivo presso gli stabilimenti italiani del Gruppo, così come qualche novità per ciò che riguarda Maserati e, come si diceva, anche indicazioni più chiare sul destino delle nuove Giulia e Stelvio.

Bisognerà capire se Filosa sarà in grado di rivedere tali dossier; di certo l’esperienza necessaria per riuscire a venire fuori da tali colli di bottiglia non gli manca. Sicuramente le differenze di approccio col suo predecessore possono rappresentare ciò di cui Stellantis oggi ha bisogno; molte volte un cambio di approccio è ciò di cui non si può fare a meno per rinsavire.