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Alfa Romeo Giulia TZ2 vola a Spa-Francorchamps col “nonno” | Video

Andare come un missile sulla pista belga, con un’Alfa Romeo dei tempi romantici, è un privilegio per pochi eletti.

Alfa Romeo Giulia TZ2
Screen shot da video RSRNurburg

Certe auto sono delle opere d’arte. L’Alfa Romeo Giulia TZ2 appartiene alla specie. Simili gioielli, di solito, sono coccolati in garage blindati. Le loro uscite si limitano a qualche concorso d’eleganza o a qualche raduno di fascia alta, ma non tutti i proprietari si privano del piacere che auto del genere sanno regalare ancora oggi in pista. Un esempio giunge dal tizio protagonista del video, che si è concesso una bella esperienza dinamica fra i cordoli del circuito di Spa-Francorchamps. Non parliamo di un giovincello rampante, ma di un distinto signore di 73 anni, che non si fa problemi a spingere al limite il suo costoso “giocattolo”.

L’armonia con il bolide del “biscione” è totale. Impeccabile la sua conoscenza del mezzo, di cui interpreta al meglio ogni sfumatura caratteriale. Fa un certo effetto vedere la preziosa creatura mentre vola sul nastro d’asfalto dell’impianto belga, senza freni inibitori dettati dal suo valore storico ed economico. A rendere la cosa ancora più singolare ci pensa l’età del conducente. In genere le persone anziane sono più “prudenti”, ma chi ha la stoffa non viene frenato dal dato anagrafico. Il video lo conferma.

Pare che questa Alfa Romeo Giulia TZ2 sia utilizzata abitualmente in pista. Si tratta di uno dei dieci esemplari del modello realizzati nell’arco del tempo. La sua nascita risale al 1965. TZ è l’acronimo di Tubolare Zagato ed indica, in modo cristallino, il processo di fabbricazione. L’auto appartiene a una nota linea di prodotto, che ha scritto pagine felici nella storia della casa milanese. Nello specifico, è il secondo step evolutivo di questa famiglia di coupé. Rispetto alla TZ, di cui prese il posto, si offre allo sguardo con linee più snelle e scorrevoli, ma l’evoluzione non fu solo stilistica. Qui l’affinamento aerodinamico e meccanico recitarono la parte del leone.

Alfa Romeo Giulia TZ2: un mito

Alfa Romeo Giulia TZ2
Screen shot da video RSRNurburg

La presentazione dell’Alfa Romeo Giulia TZ2 avvenne al Salone dell’Auto di Torino, sul finire del 1964. A tracciarne le linee ci pensò Ercole Spada. Gli appassionati, specie quelli legati agli anni romantici del motorsport, non faticano a coglierne la firma, che emerge nelle alchimie dialettiche. Come su tutte le opere del “biscione”, anche qui l’epicentro di tutto è il motore. Per lei fu scelto un quattro cilindri Twin Spark da 1570 centimetri cubi di cilindrata. Questo bialbero, disposto in posizione anteriore longitudinale, garantisce una bella tempra caratteriale. L’unità propulsiva mette sul piatto la bellezza di 170 cavalli a 7600 giri al minuto. Notevole la potenza specifica, pari ad oltre 100 cavalli/litro.

La trazione è affidata alle ruote posteriori, in linea con la migliore tradizione del marchio. Ciò rende il modello più efficace ed anche più divertente nella guida. Il quadro prestazionale, di ottima tempra, è ben esplicato dalla velocità di punta, che si spinge a 245 km/h. Un valore altissimo, a conferma della matrice agonistica del modello. Ottimo il dato del peso letto alla bilancia: 620 chilogrammi. Per raggiungerlo, fu utilizzata anche una carrozzeria in fibra di vetro. Da corsa la manovrabilità del cambio manuale a 5 marce, che garantiva anche un degno livello di robustezza. Le principali esperienze sportive presero forma tra il 1965 e il 1966. Nel definire l’auto, i tecnici puntarono molto anche sulla leggerezza, oltre che sulla scorrevolezza aerodinamica, che non andava ad inficiare la deportanza.

Questa coupé del “biscione”, marchiata Autodelta, è oggi un oggetto di alto collezionismo, ma alcuni continuano a farne l’uso per il quale era stata pensata. Il pilota di 73 anni, che porta la sua Alfa Romeo Giulia TZ2 sul circuito di Spa-Francorchamps, spremendola nel nastro d’asfalto, sta a dimostrarlo. Prima di lasciare la parola al video, un altro dettaglio: l’esemplare in questione, come si vede in qualche fotogramma, ha percorso 24.326 chilometri nella sua vita. Non molti per una 58enne, ma parecchi per un veicolo del genere e in questo stato. Si può ipotizzare che buona parte della distanza sia il frutto dell’uso in pista. A voi il filmato, da gustare con la casse rigorosamente accese. Buona visione!

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