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Ferrari Purosangue vs GTC4 Lusso: 4 posti in chiave diversa

Filosofie lontane per le due auto. Dirompente il SUV, nel solco della tradizione (e più digeribile) la GTC4 Lusso.

Ferrari Purosangue
Ferrari Purosangue (Foto da profilo Facebook Ferrari)

Nella storia Ferrari non sono mancate le auto a quattro posti (o meglio 2+2). Fino ad oggi, però, avevano seguito un percorso abbastanza convenzionale, allineato alla tradizione del marchio. Ora, sul mercato, si appresta a fare il suo debutto un modello di rottura, che disintegra gli schemi: il SUV Purosangue. Nulla è stato più dirompente nei 75 anni di vita della casa del “cavallino rampante”.

Il suo arrivo ha l’effetto di una bomba, che squarcia il cuore dei puristi, di quelli, cioè, che sono cresciuti a pane e Ferrari. Oggi abbiamo deciso di mettere a confronto la futura “rossa” con l’auto a lei più vicina, fra quelle prodotte a Maranello: la GTC4 Lusso. Di quest’ultima. il SUV è una sorta di erede.

Non si può escludere un vantaggio prestazionale, anche in pista, in pista della Purosangue,  ottenuto grazie ai progressi della tecnologia, ma un’auto con baricentro alto e con masse verosimilmente superiori, saprà essere entusiasmante allo stesso modo alla guida? Il dibattito è aperto. Intanto, lanciamo uno sguardo sulle due contendenti, per cominciare a farci un’idea.

Ferrari GTC4 Lusso

Ferrari GTC4 Lusso

La Ferrari GTC4 Lusso è la più recente 2+2 di fascia alta del “cavallino rampante”. Prodotta dal 2016 al 2020, questa grossa coupé ha preso il posto in listino della FF, di cui è uno step evolutivo, anche se esteticamente sembra un passo indietro. Con lei si è chiusa, forse per sempre, una famiglia di auto che aveva preso le mosse con la 250 GT 2+2 del 1960. Ora per la casa di Maranello si apre un nuovo capitolo, con la Purosangue: un prodotto dalla filosofia completamente diversa.

Anche se i puristi non hanno sposato con amore verace lo stile della Ferrari GTC4 Lusso, questa granturismo sembra rientrare nelle loro grazie molto più del SUV di imminente presentazione. Anch’essa è a trazione integrale. Si giova di un sistema brevettato, che riduce del 50% il peso rispetto a un sistema convenzionale. Le perfetta sinergia con i controlli elettronici garantisce una dinamica del veicolo molto efficace. Cosa di primaria importanza quando, come in questo caso, si ha a che fare con un modello molto vigoroso sul piano prestazionale.

Stiamo parlando, infatti, di un gioiello con 690 cavalli di razza, erogati a 8000 giri al minuto. Questa potenza viene sprigionata da un motore a 12 cilindri da 6262 centimetri cubi, disposto in posizione anteriore-arretrata. Facile intuire la sua tempra caratteriale, confermata da numeri di assoluta eccellenza: accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.4 secondi, velocità massima di 335 km/h. Ciò che i numeri non raccontano sono però le emozioni copiosamente elargite al conducente e ai passeggeri. Il tutto condito da un sound che definire meraviglioso è un eufemismo.

Mai prima della FF e della GTC4 Lusso una creatura commerciale del marchio emiliano aveva scaricato la forza propulsiva su quattro ruote motrici. Il look è di rottura, ma per quanto radicale, sembra molto più digeribile di quello della Purosangue, non perché necessariamente più bello, ma perché molto più vicino alla tradizione classica della casa di Maranello. Il comfort è di alto livello, non solo per il lussuoso trattamento riservato all’abitacolo.

Come abbiamo riferito in un’altra circostanza, la Ferrari GTC4 Lusso unisce un carattere estremamente sportivo alla grande fruibilità, per un pacchetto davvero versatile. Rispetto alla 612 Scaglietti segna un vero cambio di passo, definendo un concetto completamente diverso di granturismo sportiva. Ora al suo posto arriverà la Purosangue. Gli appassionati più veri e romantici sperano che la nuova nata a ruote alte sia solo una parentesi unica, una digressione poco gradita dal solco della tradizione. Al momento, però, viene vista come un prodotto importante nelle strategie future del marchio. Così si riducono al lumicino le speranze di un ritorno in listino di una classica 2+2 in stile 456, giusto per fare riferimento al modello dell’era moderna più bello della specie.

Ferrari Purosangue

Ferrari Purosangue

La Ferrari Purosangue è il modello più discusso della storia del “cavallino rampante”, perché segna un cambio di rotta epocale, che non piace agli appassionati più romantici, legati più intimamente alla tradizione della casa di Maranello. Il mercato, purtroppo, richiede i SUV ed anche i marchi più prestigiosi si sono piegati a questa tendenza, per avere una buona redditività.

Alcuni giorni fa è stato svelato il primo teaser ufficiale del modello, con un annuncio sulla presentazione, che avverrà a fine anno. Si può ipotizzare il mese di ottobre come data del vernissage, ma non si hanno notizie precise in tal senso. In ogni caso, il lungo percorso di sviluppo si avvia alla fase conclusiva.

La Ferrari Purosangue sarà la prima “rossa” a sposare l’architettura dei SUV, anche se in forma diversa. Sarà anche la prima a far uso delle cinque porte. Due stravolgimenti impensabili fino a pochi anni fa. Chissà cosa avrebbe pensato Enzo Ferrari. Comunque, piaccia o non piaccia, le cose sono andate come sono andate ed oggi è questa la realtà. Su un elemento non ci sono dubbi: anche se poco affine alla filosofia del brand, questa nuova vettura sarà la best in class.

Per chi ama il genere, non ci sarà nulla di migliore in termini di prestigio, performance e bellezza. Anche le emozioni saranno di fascia alta, sia in termini dinamici, sia in termini musicali. Del resto, sotto il suo cofano dovrebbero finire il classico V12 e il V6 ibrido, che suonano entrambi in modo meravigliosamente bello. Così dalle orecchie partiranno delle entusiasmanti scariche di adrenalina, sconosciute alle altre vetture della specie.

La sport utility del “cavallino rampante” avrà uno sguardo affilato. Il suo muso, infatti, ha una caratterizzazione in stile coupé, anche se a ruote rialzate. Diverse le parentele stilistiche, in un quadro di ispirazioni che tocca la SF90 Stradale, la Roma e la J50. Dietro, invece, si coglie qualche connessione con la GTC4 Lusso e con la 296 GTB, da cui la Ferrari Purosangue mutua il design dei gruppi ottici.

Il profilo laterale, invece, avrà un taglio privo di altre connessioni, frutto dello sbarco in un segmento inesplorato, che punta a guadagnare una clientela diversa da quella attuale. Il telaio sarà in alluminio. La vettura potrà essere usata anche nell’off-road, ma questo aggiunge ulteriori brividi di sofferenza in chi è cresciuto a pane e Ferrari. Rispetto alla GTC4 Lusso dovrebbe essere più comoda e versatile. Forse anche più veloce in pista, nonostante il baricentro alto e il peso superiore, ma penso che sul piano emotivo la 2+2 uscita di listino nel 2020 resterà insuperata.

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