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Ferrari 250 GT 2+2: un magnifico esemplare all’asta a Londra

Qualche collezionista potrebbe presto arricchire il garage con una Ferrari 250 GT 2+2 del 1963.

Ferrari 250 GT 2+2
Foto da profilo Facebook di RM Sotheby's

Una splendida Ferrari 250 GT 2+2 (nota come GTE nel mercato USA) sarà battuta all’asta da RM Sotheby’s nella giornata di domani, a Londra. Si tratta dell’esemplare numero 766 della specie. Il 115° della terza serie. Il veicolo, proveniente dal Kuwait, ha il telaio numero 4397. La sua prima consegna avvenne in Svizzera, nel mese di aprile del 1963. Il paese elvetico ha coccolato quest’opera del “cavallino rampante” per la maggior parte della sua vita. Ora si attende una nuovo proprietario.

Le stime della vigilia ballano in un range da 235 mila a 295 mila euro. Il prezzo finale di aggiudicazione potrebbe risultare ancora più alto. Molto dipenderà dall’eventuale duello a suon di rilanci che potrebbe scaturire fra i potenziali acquirenti.

La Ferrari 250 GT 2+2 pronta a passare di mano è in tinta blu, con interni in pelle Connolly di colore beige: un abbinamento di straordinaria eleganza. Il contachilometri segna solo 37.910 chilometri. Si ritiene che in precedenza l’auto abbia avuto un motore sostitutivo. Maestosa e immediatamente riconoscibile, questa granturismo aveva nella classe uno dei suoi punti di forza.

Ferrari 250 GT 2+2: bella, potente e versatile

Ferrari 250 GT 2+2
Il profilo laterale dell’auto (Foto da profilo Facebook di RM Sotheby’s)

Si tratta della prima autovettura a quattro posti prodotta in larga scala dalla casa di Maranello. Per garantire ai passeggeri posteriori uno spazio superiore a quello, davvero striminzito, regalato dalle “rosse” precedenti votate alla missione “familiare”, Pininfarina fece un lavoro ad hoc sul telaio della 250 GT Coupé. L’interasse (o passo) non subì modifiche, ma nell’auto crebbero la lunghezza e la larghezza.

Il gruppo propulsivo fu spostato in avanti, per garantire maggior spazio utile nell’abitacolo. Al grande maestro torinese va il merito di aver ottimizzato gli aspetti funzionali, in un quadro estetico degno della sua eccellenza e dell’eccellenza espressiva delle creature del “cavallino rampante”. La carrozzeria teneva conto degli ultimi studi condotti sull’aerodinamica, abilmente trasferiti su di una linea molto raffinata. Il peso, rispetto alla donatrice di organi, crebbe di soli 80 chilogrammi. Anche questo un bel risultato, frutto di un’accurata progettazione.

Motore di grande storia e tradizione per la Ferrari 250 GT 2+2

Ferrari 250 GT 2+2
La vista di 3/4 posteriore (Foto da profilo Facebook di RM Sotheby’s)

La spinta della Ferrari 250 GT 2+2, nella stragrande maggioranza degli esemplari, era garantita da un motore a 12 cilindri, con angolo di 60 gradi fra le bancate, da 2953 centimetri cubi di cilindrata, per 240 cavalli di potenza massima a 7000 giri al minuto. Ad alimentarne la sete provvedevano tre carburatori Weber a doppio corpo. Gradevoli le musicalità meccaniche: del resto stiamo parlando di una esponente della leggendaria stirpe delle 250. Questa coupé a 2+2 posti, con telaio tubolare in acciaio, era dotata di un cambio a quattro rapporti sincronizzati, più overdrive sulla quarta marcia.

Le sospensioni anteriori erano indipendenti, con quadrilateri trasversali, mentre dietro c’era un ponte rigido. Notevole la velocità massima del modello, capace di raggiungere i 230 km/h. A frenarne la foga ci pensavano dei freni a disco sulle quattro ruote. Le cinquanta vetture realizzate alla fine della produzione montarono il V12 da quattro litri della 330 America. Sull’esemplare messo all’asta domani da RM Sotheby’s c’è il classico cuore da 3 litri. Facile innamorarsi di un modello del genere, non esaltante come le berlinette a due posti secchi del marchio, ma sempre al vertice per la capacità di regalare stile, prestazioni ed emozioni.

Scheda tecnica in pillole della Ferrari 250 GT 2+2

Ferrari 250 GT 2+2
L’abitacolo della Ferrari 250 GT 2+2 (Foto da profilo Facebook di RM Sotheby’s)

Motore

  • MOTORE anteriore, longitudinale, 12V 60°
  • ALESAGGIO E CORSA 73 x 58,8 mm
  • CILINDRATA UNITARIA 246,10 cm3
  • CILINDRATA TOTALE 2953,21 cm3
  • RAPPORTO DI COMPRESSIONE 8,8 : 1
  • POTENZA MASSIMA 176 kW (240 CV) a 7000 giri/min
  • POTENZA SPECIFICA 81CV/l
  • COPPIA MASSIMA – n.d.
  • DISTRIBUZIONE monoalbero, 2 valvole per cilindro
  • ALIMENTAZIONE 3 carburatori Weber 40 DCL/6
  • ACCENSIONE mono, 2 spinterogeni
  • LUBRIFICAZIONE carter umido
  • FRIZIONE monodisco

Autotelaio

  • TELAIO tubolare in acciaio
  • SOSPENSIONI ANTERIORI indipendenti, quadrilateri trarsversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice
  • SOSPENSIONI POSTERIORI ponte rigido, puntoni laterali, balestre longitudinali, ammortizzatori telescopici
  • FRENI a disco
  • CAMBIO 4 rapporti + overdrive + RM
  • STERZO vite senza fine e settore
  • SERBATOIO CARBURANTE capacità 100 l
  • PNEUMATICI ANTERIORI 6.50 x 15
  • PNEUMATICI POSTERIORI 6.50 x 15

Carrozzeria

  • TIPO DI CARROZZERIA coupé, 2+2 posti
  • LUNGHEZZA 4700 mm
  • LARGHEZZA 1710 mm
  • ALTEZZA 1340 mm
  • PASSO 2600 mm
  • CARREGGIATA ANTERIORE 1354 mm
  • CARREGGIATA POSTERIORE 1394 mm
  • PESO 1280 kg a vuoto

Prestazioni

  • VELOCITÀ MASSIMA 230 km/h
  • ACCELERAZIONE 0-100 Km/h – n.d.
  • 0-400 m – n.d.
  • 0-1000 m – n.d.

Fonte | RM Sotheby’s e Ferrari

Foto | Profilo Facebook di RM Sotheby’s

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