Jean Alesi è uno di quelli diretti, che sa sempre come e cosa dire. Dopo la brutta tamponata subita al Monaco Gran Prix Historique, che ha danneggiato la sua Ferrari 312 B3, ad opera di Marco Werner la delusione è cocente e le parole giustamente cariche di dispiacere. Di certo la curiosità che è scaturita attorno al ritorno su una Ferrari, seppur di epoca differente rispetto a quella adoperata da lui negli Anni Novanta, ha riacceso i riflettori su Jean Alesi che ha rappresentato uno dei sicuri protagonisti del Gran Premio Storico del Principato dello scorso fine settimana.
Alesi non ha sfigurato, già durante le qualifiche si era ritrovato in prima fila proprio dietro allo stesso Werner (già vincitore alla 24 Ore di Le Mans con l’Audi) a bordo di una bella Lotus 77. Questo per dire che il Gran Premio scattava ponendo davanti a tutti due professionisti del motorsport, con Jean Alesi che coglieva una partenza fulminea utile a posizionarsi davanti a Werner che lo ha seguito per tutta la gara appiccicato alla sezione posteriore della mitica 312 B3 ex Lauda e Regazzoni.
Come sono andate le cose
Jean ha praticamente dominato il Gran Premio Storico ponendo alle sue spalle lo stesso Werner che ha provato l’attacco ovunque per tutta la durata della gara. “Mi ha toccato più di una volta: avevo capito dove avrebbe potuto attaccarmi per cui ho cercato di difendermi con l’esperienza”, ha ammesso Alesi. Il francese ha inoltre adoperato un modo di fare decisamente attento ricordando che “non possiamo distruggere certe opera d’arte”.

Di certo non lo ha fatto lui che per 16 dei 18 giri previsti ha condotto davanti a tutti una Ferrari 312 B3 bellissima puntando una vittoria decisamente alla portata. Ci ha pensato Marco Werner al 16esimo giro a speronare con una mossa che appare pseudo volontaria all’uscita dell’Antony Noghes sul rettilineo d’arrivo proprio la 312 B3 di Alesi distruggendo l’ala posteriore della monoposto del Cavallino Rampante, quella anteriore e una sospensione. L’evento ha avuto come epilogo il ritiro di Alesi dal Gran Premio.
Una condizione che ha condotto Alesi ad un ovvio rammarico tanto che ha dichiarato: “ci sono rimasto malissimo perché queste monoposto sono delle opere d’arte e non possono essere rovinate contro le protezioni perché si corre senza alcun rispetto. Bisognava calarsi un po’ nello spirito del GP Historique e quello là non ha capito proprio niente”, ha aggiunto a Motorsport.com. Alla fine Werner, primo al traguardo, è stato retrocesso in terza posizione. Su Motorsport.com ha aggiunto che Werner non si è nemmeno scusato con lui: “era anche convinto di avere ragione! Ho capito subito che aveva una monoposto più veloce: oltre a essere una monoposto del 1976, più recente, disponeva di un motore Cosworth che stranamente andava più del mio 12 cilindri boxer. Se aveva tutta questa superiorità mi poteva infilare in staccata con un sorpasso pulito, non aveva bisogno di tamponarmi da dietro. Eppure non ha avuto il coraggio di uscire dalla mia scia sotto al Tunnel per tirarmi una staccata alla chicane del Porto. Sono molto deluso perché da una possibile vittoria mi sono ritrovato contro il muro con la vettura danneggiata. Non doveva tamponarmi perché l’ha fatto apposta”. Infine Alesi ha promesso che il prossimo anno sarà di nuovo della partita.
Video incredibile
C’è però un documento eccellente di un giro sul tracciato del Principato dello stesso Alesi. Sulla Ferrari 312 B3 del francese è stata infatti installata, sull’ala posteriore, una videocamera Insta 360 One X2 che permette di realizzare video in 5,7K con una stabilizzazione invidiabile.
La camera ha ripreso il filmato che vi proponiamo sotto con un effetto simile a quello di un videogioco, fatto però di immagini reali e suoni impressionanti a cominciare dal canto del boxer da 12 cilindri espresso dal doppio scarico della 312 B3.