La prossima settimana, precisamente nel weekend, la prestigiosa costa californiana ospiterà il 74esimo Concorso d’Eleganza di Pebble Beach, vetrina mondiale per le più rare e affascinanti auto d’epoca pre e postbelliche. Tra i capolavori in gara per l’ambito titolo di Best in Show brillerà una presenza davvero speciale: una Aston Martin Mk2 Sports Saloon del 1935. C’è molto di più della sua età a renderla davvero speciale.
Questa splendida Aston Martin è una delle sole 24 mai prodotte, riportata a nuova vita dopo un ritrovamento inaspettato in un garage di Liverpool. L’auto, acquistata all’asta nel 2019 per 67.500 sterline da Neil Pickstone, 62 anni, vanta, come avrete capito, una storia unica. E la storia, si sa, fa moltissimo per il valore di un’auto. Non è mai solo “pura rarità” il valore chiave.
L’Aston Martin Mk2 Sports Saloon di cui parliamo è appartenuta per ben 66 anni alla famiglia dell’ingegnere elettrico Philip Kenyon, figura chiave nello sviluppo del radar durante la Seconda guerra mondiale e membro del Radio Security Service, a lungo al centro di curiosità e sospetti da parte dei vicini, dovuti alla presenza di un’antenna radio nel giardino.

Utilizzata per decenni come vettura di famiglia, la Mk2 fu ritirata nel 1972 dopo la rottura di un cavo freni, finendo dimenticata fino alla sua “riscoperta” in garage molti anni dopo. Nonostante le condizioni critiche, il restauro ha preservato circa il 90% dei componenti originali, sostituendo pelle, tessuti e legni solo dove necessario.
La vera sorpresa è arrivata con la verniciatura: sotto uno strato verde opaco applicato a pennello, è emersa la prima tonalità verde metallizzato mai utilizzata su un’Aston Martin, introdotta nel 1935 grazie a una tecnologia di verniciatura pionieristica di ICI. Lo storico ufficiale del marchio, Steve Waddingham, ha confermato l’eccezionalità della scoperta.

Il restauro, affidato alla Simon Isles Coachbuilding nel Derbyshire, ha richiesto uno smontaggio completo fino all’ultimo bullone, con un investimento stimato di 350.000 sterline. Nonostante il valore di mercato possa non coprire tale cifra, un riconoscimento a Pebble Beach potrebbe cambiare le carte in tavola.
Secondo Stephen Archer, esperto di restauro e figura di spicco dell’Aston Martin Owners Club, la sfida è titanica: a Pebble Beach la perfezione è la regola, e ogni dettaglio deve rispecchiare lo stato originale di fabbrica, se non superarlo. La Mk2 ha già superato la selezione tra oltre 2.000 candidature, piazzandosi nelle prime 200 finaliste e rientrando tra le sole quattro Aston Martin ammesse in concorso. Adesso stiamo a vedere come sarà giudicata al Concorso.