Il Tesla Cybertruck continua a far parlare di sé, ma non sempre per i motivi che Elon Musk vorrebbe. Negli Stati Uniti, il pickup futuristico dal design spigoloso ha già visto le sue vendite precipitare ai minimi da quando è arrivato sul mercato, tanto che molti esemplari sono già finiti nell’usato come auto “normali”. Eppure, al di fuori dell’America, le opportunità non mancherebbero: peccato che il gigantesco veicolo corazzato fatichi a mettere piede in Europa. Meno male, direbbero in molti.
Nemmeno l’esercito americano, che ha iniziato a testare il Cybertruck per usi militari, è riuscito a farlo entrare legalmente in Germania. Le dogane hanno infatti bloccato l’importazione, replicando ciò che era già accaduto in altri Paesi dell’Unione Europea. Il problema sono le solite norme di sicurezza stradale. L’acciaio inossidabile del pickup californiano, con i suoi spigoli vivi e la carrozzeria praticamente impenetrabile, non rispetta gli standard Ue. In breve, è troppo rischioso per i pedoni e per chiunque osi incrociarlo.

Il Ministero dei Trasporti tedesco è stato chiaro, ha indicato come il Cybertruck “non rientri notevolmente” nelle leggi europee e non potrà ottenere una licenza di circolazione, neppure con targhe americane militari. In pratica, in Germania il Cybertruck resta un oggetto da esposizione, non un veicolo da strada.
Curiosamente, invece, il pickup non ha avuto alcun problema a passare il confine con il Messico, dove sarà persino utilizzato come auto della polizia per la Coppa del Mondo 2026. Evidentemente, ogni Paese ha le sue priorità.

In Europa, però, qualche Cybertruck è già stato avvistato, ad esempio a Milano, dove ha lasciato i passanti a bocca aperta. Magari perché disgustati. Ma si trattava di apparizioni sporadiche e non di veicoli omologati. Per circolare legalmente, servirebbero modifiche radicali che lo renderebbero quasi irriconoscibile. Persino la vesti militari, però, hanno consentito al tesla spigoloso di aprire qualche porta in più da questa parte dell’Atlantico.
Tesla continua a dichiarare di voler portare il Cybertruck in Germania e nel resto del continente, ma i numerosi tentativi di adattarlo alle normative locali sembrano non aver prodotto grandi risultati.