Fino ad un anno fa Porsche era considerata la regina della redditività nell’industria automobilistica. Oggi, invece, la casa automobilistica di Stoccarda si trova a fronteggiare la crisi più profonda della sua storia recente. Nei primi nove mesi dell’anno le vendite sono scese del 6%, con 212.509 unità consegnate e un fatturato di 26,7 miliardi di euro, ma ciò che impressiona è il crollo del 99% degli utili. L’utile netto è precipitato da 4 miliardi a soli 40 milioni di euro, mentre la redditività operativa è passata dal 14,1% allo 0,2%.
Porsche in crisi totale: l’utile è crollato del 99%

L’ormai ex CEO Oliver Blume, che per anni ha gestito contemporaneamente Porsche e l’intero gruppo Volkswagen, ha pagato per aver penalizzato la casa automobilistica sportiva. Il suo insistito orientamento verso l’elettrico, anche dopo i primi segnali di difficoltà della Taycan, si è rivelato un errore strategico. Quella che doveva essere una “crisi passeggera” si è trasformata in una perdita strutturale di competitività.
Il cambio di passo è ora affidato a un ex dirigente di McLaren, chiamato a rimettere ordine e riportare la casa automobilistica tedesca in utile. A pesare anche il mercato cinese, un tempo trainante, che ha voltato le spalle al marchio. Le vendite in Asia sono crollate, schiacciate dalla concorrenza dei costruttori locali, sempre più apprezzati per l’alto contenuto tecnologico e per l’offerta di modelli elettrici avanzati, come la Xiaomi SU7, che ha rapidamente soppiantato la Taycan nelle preferenze dei clienti.

A pesare sono anche i nuovi dazi statunitensi sulle importazioni e gli investimenti falliti in una fabbrica di batterie interne, progetto poi cancellato dopo aver assorbito centinaia di milioni di euro. A questo si aggiunge il costo della ristrutturazione industriale, necessaria per riportare in produzione motori termici accanto ai nuovi modelli elettrici.
Il 2026 sarà un anno cruciale. Porsche lancerà la nuova Cayenne elettrica, destinato a convivere con le future versioni a benzina, e le rinnovate 718 Boxster e Cayman, che adotteranno una doppia offerta: elettrica per le versioni base, termica per le sportive top di gamma. Una scelta pragmatica e pensata per non perdere la clientela più tradizionale.
