A più di un decennio dalla fine della produzione del modello a due porte, la leggendaria Mercedes Classe G è pronta per un ritorno che farà sorridere chi la comodità (a un prezzo sostanzioso). Mercedes ha ufficialmente confermato il tanto atteso revival della Classe G Cabriolet, ma con un cambiamento epocale: la nuova icona sarà dotata di quattro porte, a differenza della sua antenata.
La scelta è, a ben vedere, un adeguamento alla realtà. L’attuale generazione della Classe G, lanciata nel 2018, è prodotta esclusivamente in versione a quattro porte. In un mondo in cui il SUV decappottabile a due porte, in quanto categoria, ha avuto una vita difficile, Mercedes ha optato per la praticità.

La nuova Classe G Cabriolet sarà costruita nel sacro stabilimento Magna Steyr a Graz, in Austria, dove ogni Classe G viene prodotta dal lontano 1979. La silhouette mostrata nei prototipi, con i bordi del tetto che si allungano verso il posteriore, ricorda la forma esclusiva dell’ultra-rara Maybach G650 Landaulet del 2017. Questa volta non dovrebbe trattarsi di un’edizione limitatissima, ma di un’auto prodotta in serie e offerta in quasi tutti i mercati globali.
Per i fanatici dell’elettrico, c’è una delusione: la nuova Classe G Cabriolet dovrebbe essere basata sul modello a combustione interna, lasciando fuori la G580 completamente elettrica (l’EQ Technology). La candidata più probabile per il lancio è la G500, almeno in Europa, spinta dall’attuale e robusto motore turbo a sei cilindri in linea. Data la sua vocazione globale, è probabile che anche la variante diesel ad alta efficienza, la G450d, sarà offerta con la stessa capote ripiegabile.

Questo revival arriva poco dopo che Mercedes ha celebrato la produzione del 600.000esimo esemplare di Classe G in 46 anni, a testimonianza della domanda costante per questo fuoristrada che si rifiuta di invecchiare.
La data di debutto ufficiale è tenuta segreta, ma la diffusione di prototipi dettagliati suggerisce una presentazione imminente, probabilmente entro la fine del 2025, con l’arrivo nelle concessionarie previsto per il 2026.
