Nissan, sogno di una GT-R di mezza estate: la commedia continua

La possibile rinascita della Nissan GT-R R36: una visione ibrida che unisce tradizione, innovazione e il mito di Godzilla su strada.
Nissan GT-R R36 Nissan GT-R R36

La Nissan GT-R, la leggendaria gran turismo che ha conquistato il soprannome di “Godzilla”, si trova in un momento di grave pericolo. L’attuale generazione R35 ha concluso il suo lunghissimo dominio, dopo quasi 18 anni sul mercato, uscendo di produzione quest’estate, ma il futuro del nome è appeso a un filo.

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Il Gruppo Nissan non sta navigando in acque tranquille e i piani iniziali per la versione R36 sono stati completamente riconsiderati. La prossima generazione, prevista per il 2030, doveva essere esclusivamente elettrica, ma quel piano è finito decisamente nel cestino. Non stupisce. Non solo per la fragilità finanziaria di Nissan, ma anche perché il pubblico non ha ancora accolto la rivoluzione dei veicoli elettrici con l’entusiasmo sperato, preferendo ancora il fascino del motore a combustione interna.

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Il nome stesso “GT-R” potrebbe essere a rischio se la casa automobilistica giapponese non trova rapidamente una soluzione per rispettare i nuovi obiettivi ambientali senza tradire i desideri dei clienti. Una soluzione ovvia e sensata sarebbe l’adozione di un propulsore ibrido, ma la fattibilità e i costi rimangono un enorme punto interrogativo per Nissan.

A soccorrere il marchio, come spesso accade nel vuoto decisionale dei grandi gruppi, ci pensano i creatori di contenuti digitali. L’artista virtuale noto come Theottle ha fatto ricorso alla CGI per immaginare una Nissan GT-R R36 all’esordio il prossimo anno e credibile per l’anno modello 2027 o 2028.

Nissan GT-R R36

Il designer ha deciso di mescolare due auto molto diverse per ottenere la sua GT-R. Parte da una normale BMW Serie 4 Coupé come base e il prototipo Audi Concept C come ispirazione. Dopo numerose modifiche CGI, il risultato è una gran turismo giapponese che riesce a trasmettere una sensazione di freschezza nel profilo e nella fascia anteriore, pur non assomigliando alla GT-R50 di Italdesign.

Nissan GT-R R36
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Il tocco di genio è nel posteriore, che crea un solido collegamento con la R35 originale. L’esperto di CGI spiega infatti che i suoi rendering riflettono la sua visione di ciò che la GT-R elettrificata potrebbe diventare, “bilanciando tradizione e progresso”. La sua proposta punta ovviamente a una configurazione ibrida. Chissà quanto amore riceverebbe da una parte all’altra del globo.