Dopo aver lanciato la piattaforma per veicoli elettrici economici, Ford si prepara a ridefinire la sua strategia europea. Nei prossimi mesi arriveranno i dettagli di un piano che punta a rilanciare la presenza del marchio nel mercato di massa e ad accelerare l’elettrificazione con modelli più accessibili.
Ford prepara un nuovo piano per l’Europa: un crossover a Valencia per colmare il vuoto lasciato dalla Focus

Negli ultimi anni, la gamma europea di Ford è diventata sempre più costosa. La Fiesta è uscita di produzione nel 2023, sostituita dai crossover elettrici Explorer e Capri, mentre a novembre si fermerà anche la Focus, con la chiusura dell’impianto di Saarlouis. A quel punto, la Puma rimarrà il modello più economico a listino.
Per tornare competitiva, Ford lancerà nel 2027 un nuovo crossover di segmento C, prodotto nello stabilimento di Valencia, con una capacità produttiva di 300.000 unità annue. Questo modello non sostituirà la Kuga, ma sarà proposto accanto a essa come linea indipendente, con un’offerta multi-energia, seguendo lo schema già visto con Puma. Condividerà la piattaforma C2 e componenti chiave con Kuga, Explorer e Capri, ma dovrà differenziarsi per posizionamento e prezzo.
L’obiettivo è colmare il divario tra la Puma elettrica e l’Explorer EV. Il nuovo SUV dovrebbe partire da circa 30.000 euro, entrando in diretta competizione con Volkswagen Tiguan, Kia Sportage e Hyundai Tucson.

Il presidente esecutivo Bill Ford ha riconosciuto che la strategia originaria di elettrificazione totale entro il 2030 era “troppo ambiziosa”, in linea con le recenti mosse di altri costruttori come Volvo, Renault e Stellantis. La nuova filosofia sarà quindi più pragmatica, proponendo una gamma multi-energia per assecondare la domanda reale, pur rispettando gli obiettivi europei di emissioni entro il 2035.
Nel frattempo, dall’altra parte dell’Atlantico, Ford ha annunciato la nuova Universal EV Platform (UEVP), che darà vita a una gamma di EV accessibili dal 2027, incluso un pick-up da 30.000 dollari. Questi modelli saranno costruiti in Kentucky con il nuovo Universal EV Production System, una catena di montaggio simile a quella utilizzata da Tesla, che riduce del 40% le stazioni di lavoro e aumenta del 15% l’efficienza produttiva. Se il progetto avrà successo, il modello industriale potrebbe essere esteso anche agli stabilimenti europei, abbassando i costi e rendendo più competitive le auto prodotte in Spagna, Germania e Romania.
Con questo piano, Ford punta a rafforzare la propria posizione in Europa, recuperando terreno perso negli ultimi anni. Un ritorno ai livelli degli anni ’90, quando Fiesta, Escort e Mondeo dominavano con una quota del 12%, appare irrealistico, ma un traguardo vicino al 6-7%, simile a quello di Renault, è considerato alla portata.