Doppia vittoria delle batterie per auto elettriche: dal Massachusetts lo studio che annulla gli sprechi

Secondo quanto riportato dal WPI, gli studiosi sono riusciti a estrarre litio con una purezza del 99,79% dalle batterie esauste dei veicoli elettrici.
Worcester Polytechnic Institute, studio su batterie Worcester Polytechnic Institute, studio su batterie

Dal Massachusetts arriva una notizia che potrebbe cambiare il destino delle auto elettriche e, perché no, far dormire sonni più tranquilli anche a Madre Natura. Un gruppo di ricercatori americani del Worcester Polytechnic Institute (WPI) ha messo a segno una doppia conquista: da un lato ha reso le batterie più sicure e stabili, dall’altro ha trovato un modo efficiente per riciclare il litio, recuperandolo quasi puro.

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Secondo quanto riportato dal team guidato dal professor Yan Wang, gli studiosi sono riusciti a estrarre litio con una purezza del 99,79% dalle batterie esauste dei veicoli elettrici. Un risultato che non solo riduce gli sprechi, ma offre una concreta alternativa all’estrazione mineraria, spesso associata a costi ambientali elevati e condizioni di lavoro tutt’altro che idilliache.

Worcester Polytechnic Institute, studio su batterie
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Il gruppo di ricerca si è inizialmente concentrato su uno dei grandi ostacoli delle batterie allo stato solido, considerate l’evoluzione naturale delle attuali batterie agli ioni di litio: la loro stabilità nel tempo. In genere, questi accumulatori richiedono strati protettivi costosi per evitare reazioni indesiderate.

Il WPI ha però scoperto un metodo più semplice e ingegnoso, ovvero “drogare”, proprio in senso chimico, un materiale a base di cloruro di litio e indio con una piccola quantità di ferro. Le celle hanno resistito a oltre 300 cicli di ricarica, mantenendo l’80% della loro capacità. Un record nel campo, definito dallo stesso Wang come “la prima dimostrazione di questo tipo di stabilità a lungo termine”.

La vera magia è arrivata dal lato del riciclo. Utilizzando una reazione auto-attiva con acetone, i ricercatori sono riusciti a trasformare anodi di litio metallico ormai esausti in carbonato di litio purissimo, quasi al 100%. Il materiale così recuperato è stato poi riutilizzato per costruire nuovi catodi, e le prestazioni dei prototipi sono risultate praticamente identiche a quelle delle batterie commerciali.

Worcester Polytechnic Institute, studio su batterie
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Il vantaggio ambientale è evidente. Mantenere il litio in circolazione significa ridurre la necessità di nuove miniere, tagliando i rischi di contaminazione del suolo e delle acque e diminuendo l’impatto ecologico dell’industria estrattiva. In prospettiva, batterie più pulite e meno costose potrebbero rendere i veicoli elettrici accessibili a un numero sempre maggiore di automobilisti, accelerando la transizione verso una mobilità a zero emissioni.

Anche se ancora in fase sperimentale, il metodo sviluppato è scalabile e già pronto per una futura adozione industriale. In altre parole, non è solo un esperimento da laboratorio, ma un potenziale trampolino verso batterie del futuro più potenti, durature e sostenibili.