Cupra colpisce ancora. Il marchio nato a Martorell continua la sua scalata e non si accontenta più di essere definito semplicemente il “lato ribelle di SEAT”. Con la nuova Cupra Tindaya, la casa spagnola alza ulteriormente l’asticella e sceglie un nome che richiama potenza primordiale ed energia vulcanica.
Non si tratta di un semplice SUV, né di un aggiornamento estetico per incrementare le vendite: la Tindaya è una show car densa di significati, pronta a svelarsi l’8 settembre durante l’IAA Mobility di Monaco.

Il nome affonda le radici nelle Canarie. Il Monte Tindaya, simbolo solitario di Fuerteventura, si erge con le sue tonalità ramate che ricordano metallo fuso e roccia vulcanica. Cupra ha preso ispirazione da questa immagine potente per dar vita a un linguaggio stilistico che unisce superfici tese, quasi grezze, a una forza scultorea che anticipa il design dei modelli futuri. Non a caso, lo slogan è diretto e provocatorio: “No drivers, no Cupra”.
In un’epoca dominata da innovazioni in fatto di guida autonoma e intelligenza artificiale, il marchio si posiziona come baluardo del piacere di guida, riaffermando che il cuore dell’automobile resta l’esperienza dietro al volante. Mentre molti costruttori spingono sull’assistenza digitale e su sistemi che riducono il ruolo del conducente, Cupra prende la direzione opposta: la Tindaya esalta la connessione uomo-macchina, senza rinunciare all’innovazione tecnologica, ma mettendo in primo piano emozioni, sensazioni e controllo.

Dopo modelli di successo come Born, Tavascan e soprattutto Formentor, la giovane casa ha venduto oltre 230.000 unità nel 2023, consolidando la sua espansione internazionale anche in mercati come Australia, Messico e Medio Oriente. Con la Tindaya, il marchio spagnolo vuole affermare un’identità ancora più autonoma, non più legata a SEAT ma capace di giocare nello stesso campionato emozionale di marchi come Alfa Romeo o Porsche, con un tocco audace e iberico.
Secondo le anticipazioni, questa concept car rappresenta il DNA del prossimo decennio, ovvero materiali sostenibili, linee muscolose, interni cuciti intorno al conducente e uno stile radicale. Il 8 settembre alle 19:30, all’IAA Mobility Open Space, gli occhi del mondo saranno puntati su questa rivelazione.