Da stagista a CEO, la triplice sfida del nuovo leader di BMW

Milan Nedeljković succede a Oliver Zipse alla guida di BMW, pronto a lanciare la Neue Klasse e accelerare l’era elettrica del marchio.
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La partenza di Oliver Zipse da BMW, ampiamente prevista, segna la fine di un’era in cui il dirigente ha gettato le basi per la strategica “linea” Neue Klasse, gestendo nel contempo crisi globali con fermezza teutonica. La sua missione, ovvero garantire la transizione graduale all’elettrificazione, si potrebbe dire compiuta. Con tutti i ripensamenti e la prudenza del caso.

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Il consiglio di sorveglianza ha scelto Milan Nedeljković, 56 anni, che assumerà la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione di BMW AG il 14 maggio 2026. Nedeljković, entrato in azienda come stagista nel lontano 1993, è un insider puro, con una carriera che spazia da Oxford a Monaco, culminata nel ruolo di responsabile della produzione dal 2019.

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La sua nomina è vista come una garanzia di stabilità piuttosto che una rivoluzione, sottolineando il suo acume strategico e la capacità esecutiva nell’accelerare le trasformazioni industriali e i progetti di efficienza e risparmio delle risorse, due elementi molto importanti e delicati per i nuovi impianti elettrici.

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La sua sfida iniziale, e più delicata, sarà orchestrare il lancio della Neue Klasse. Questa piattaforma non è un semplice progetto, ma il fulcro dell’offerta futura di BMW, inaugurata già con la iX3. La posta in gioco è altissima, dato che deve incarnare la nuova era elettrica garantendo al contempo la fluida esperienza di guida che i clienti tradizionali amano, in un mercato premium frammentato, dove la concorrenza cinese è aggressiva più che mai.

Le sfide di Nedeljković sono titaniche, poiché il suo mandato inizia in concomitanza con uno dei piani di prodotto più ambiziosi di BMW. Si è parlato del lancio di quasi quaranta nuovi modelli entro la fine del 2027. L’offensiva è già partita con la iX3 e continuerà con l’imminente Serie 3, e la sua variante elettrica, la i3, la futura X5, che per la prima volta sarà completamente elettrica, e la iX4, erede della X4 a benzina. A ciò si aggiunge il rilancio di Alpina, ora marchio BMW indipendente.

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BMW, d’altronde, sta cercando un equilibrio quasi impossibile. La tensione è continua nella modernizzazione delle piattaforme a combustione interna, elettrica e ibrida, mantenendo una vera strategia multi-energia. E non dimentichiamoci dell’idrogeno, che BMW continua ostinatamente a tenere in vita.