BMW ha confermato l’uscita di scena definitiva della Z4. La produzione della roadster terminerà nella primavera del 2026, chiudendo simbolicamente una tradizione di scoperte bavaresi lunga oltre vent’anni.
Per celebrare questo addio, Monaco introdurrà una serie speciale a tiratura limitata nel tempo, la Z4 Final Edition. Questa versione è pensata specificamente per coloro che amano il potenziale valore collezionistico, segnando l’ultimo capitolo dell’attuale generazione. Gli ordini per la Final Edition si apriranno alla fine di gennaio 2026, ma la disponibilità e i prezzi per il mercato italiano saranno comunicati solo successivamente.

Cosa rende questa Final Edition degna di un posto in garage? Principalmente, l’estetica. All’esterno, l’auto sfoggia la verniciatura dedicata Frozen Matt Black, un nero opaco riservato unicamente a questo modello e abbinato al pacchetto estetico M Hochglanz Shadowline, che ne esalta il carattere muscoloso. Si può comunque optare per altri colori senza costi aggiuntivi, ma il tono “funebre” si abbina decisamente bene. A completare l’impronta visiva, il sistema frenante M Sport è verniciato in un vistoso rosso lucido.

L’abitacolo della Z4 riprende il tema sportivo con cuciture a contrasto rosse che attraversano cruscotto, console centrale, pannelli porta e i sedili sportivi M in pelle Vernasca/Alcantara. Il volante M in Alcantara segue il dress code con ulteriori cuciture rosse, mentre le pedane d’ingresso dedicate rafforzano l’esclusività del modello.

La Final Edition sarà disponibile su tutte le motorizzazioni attualmente in offerta, dai quattro cilindri della sDrive20i da 197 CV e sDrive30i da 258 CV, fino al modello di punta, la Z4 M40i, con il suo sei cilindri da 340 CV. Questa edizione speciale richiede la presenza del pacchetto M Sport, che diventa di fatto una dotazione necessaria anche sulla meno potente 20i.
La storia della Z4, iniziata nel 2002 come sostituta della Z3, si conclude dopo tre generazioni, che hanno visto il passaggio dalla produzione nello stabilimento statunitense di Spartanburg all’introduzione del tetto rigido retrattile nel 2008, fino al ritorno della capote in tessuto della terza e ultima generazione del 2018.
