Il tanto atteso sbarco del marchio Cupra negli Stati Uniti non avverrà prima del 2030. L’iniziativa, originariamente prevista per la fine di questo decennio, è stata posticipata in modo strategico dal Gruppo Volkswagen, che ha deciso di rivedere i propri piani d’espansione a causa del mutato contesto globale. In una nota ufficiale, la casa automobilistica spagnola cita “le difficoltà persistenti nel settore dell’auto e l’evoluzione delle dinamiche di mercato” come motivazioni principali.
Nonostante non vengano menzionati esplicitamente i dazi doganali o le tensioni commerciali, è evidente che l’instabilità del mercato statunitense abbia avuto un peso significativo in questa decisione. Il piano originario prevedeva il lancio della Formentor elettrica, affiancata da un SUV full electric più ampio. Tuttavia, la strategia non si limitava alla sola mobilità a batteria: erano previsti anche modelli ibridi, plug-in hybrid e benzina, pensati per soddisfare la varietà delle preferenze del pubblico americano.

Cupra aveva inoltre in programma di inaugurare venti Cupra City Garage, showroom urbani d’avanguardia, grazie alla partnership con Penske Automotive, con focus su coste ed entroterra caldo (Sun Belt). Contrariamente a un semplice “copia e incolla” della gamma europea, l’offerta americana avrebbe incluso modelli su misura, con design più imponenti e uno stile visivo personalizzato per incontrare i gusti d’oltreoceano. L’ambizione era chiara: raggiungere un volume di 100.000 veicoli all’anno nel medio periodo.
Sven Schuwirth, EVP vendite e marketing di SEAT, ha sottolineato che non si tratta di un passo indietro definitivo: “Non ci stiamo fermando, stiamo semplicemente rimandando il lancio. Continueremo a osservare il mercato per individuare il timing e l’approccio ideali”.

Nel frattempo, Cupra continua a crescere a ritmi molto interessanti. Nei primi sei mesi del 2025 ha registrato 167.600 consegne, con un incremento del 33,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Dal suo debutto nel 2018 come spin-off di SEAT, il marchio ha superato quota 900.000 unità vendute, avvicinandosi al milione. Curiosamente (ma neanche troppo), la notizia segue una decisione simile da parte di Renault, che ha rinviato il debutto della sua divisione sportiva Alpine negli USA.