BMW i3, la rinascita: 900 km di autonomia (e una sorella a benzina) per battere tutti

Le versioni più in alto nella gamma i3 promettono un’autonomia WLTP che potrebbe toccare i 900 km.
bmw i3 bmw i3

L’attesa per la BMW i3 di nuova generazione, prevista per il 2026, è carica di aspettative, soprattutto perché, a differenza della sua antesignana monovolume hi-tech, questa sarà essenzialmente la versione completamente elettrica della prossima Serie 3. E se l’obiettivo di BMW è riconquistare lo scettro del segmento premium, i numeri preliminari sembrano degni di una scommessa azzardata ma molto credibile.

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L’amministratore delegato di BMW, Oliver Zipse, ha infatti confermato che la vettura non rinnegherà le sue radici, mantenendo una versione con motore a combustione interna (appunto, la classica Serie 3), come l’elettrica basata sulla piattaforma flessibile CLAR. Ma è la versione a batteria, la i3, a far drizzare le orecchie agli entusiasti e, cinicamente, agli scettici.

bmw i3 render
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Le versioni più in alto nella gamma i3 promettono un’autonomia WLTP che potrebbe toccare i 900 km, un valore che, se confermato al lancio, spazzerebbe via l’ansia da ricarica come un fastidioso ricordo.

Le specifiche tecniche trapelate parlano di prestazioni brutali, con le versioni a trazione integrale che dovrebbero accelerare da 0 a 100 km/h in soli quattro secondi, anche se l’apice delle prestazioni è riservato alla variante i3 M60 xDrive. Con una potenza stimata intorno ai 630 cavalli, questa belva elettrica mira a infrangere la barriera dei 3,5 secondi nello sprint 0-100 km/h, sostenuta da sospensioni e telaio messi a punto per mantenere l’agilità del marchio.

bmw i3 prototipo

A completare il quadro, la tecnologia di ricarica sarà altrettanto impressionante. La i3 supporterà la ricarica rapida CC a 300-400 kW, promettendo di recuperare fino a 350 km di autonomia in appena 10 minuti. Questa velocità di ricarica è una vera dichiarazione di guerra al mondo dei distributori di benzina e delle colonnine lente.

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Dietro le quinte, si mormora anche dell’imminente debutto di una batteria allo stato solido in grado di garantire fino a 1.000 km di autonomia, un progresso che, se incorporato nel ciclo di vita della i3, potrebbe ridefinire il concetto di auto elettrica a lungo raggio. Ma è una storia di cui parleremo più concretamente solo dopo il 2027.