All’interno della transizione elettrica, restando nel vasto mondo delle innovazioni, uno degli aspetti meno appariscenti ma fondamentali è la produzione di segnali acustici esterni da parte dei veicoli. Oggi, sia le auto ibride che quelle totalmente elettriche sono obbligate a emettere suoni di avvertimento a bassa velocità per garantire la sicurezza dei pedoni.
Le auto con motore a combustione includono buzzer e speaker integrati per notificare operazioni come la chiusura delle portiere o l’apertura del bagagliaio automatico. Lo vediamo da molto tempo. Questo sistema, infatti, è consolidato da anni, ma in casa BMW qualcuno ha deciso di ripensarlo radicalmente.

In un recente brevetto, gli ingegneri tedeschi propongono una soluzione alternativa (e piuttosto insolita): eliminare del tutto gli altoparlanti esterni, sfruttando invece i motori elettrici secondari già presenti nel veicolo. L’idea è semplice sulla carta. Invece di installare componenti audio dedicati, si potrebbe riutilizzare i motorini che alimentano i tergicristalli, gli alzacristalli o il portellone automatico, facendoli vibrare e risuonare in modo controllato per produrre i suoni necessari. Il sistema potrebbe persino combinare più motori per ottenere toni differenti o più ricchi, attraverso una cassa armonica o un risonatore dedicato.
Dal punto di vista teorico, l’approccio ridurrebbe peso, costi e ingombro, ma la realizzazione pratica solleva dubbi. Questi motori, progettati per compiti specifici, dovrebbero improvvisamente gestire funzioni audio aggiuntive, il che potrebbe complicare l’architettura del veicolo. Inoltre, sarebbe necessario integrare materiali risonanti negli spazi ristretti di porte e portelloni, annullando parte del risparmio promesso.

La proposta di BMW ricorda tecnologie come il Volkswagen Soundaktor, che simulava il rombo del motore tramite vibrazioni controllate. Tuttavia, sostituire gli speaker con un orchestra di motorini in vibrazione potrebbe rivelarsi più problematico che vantaggioso. Se, però, BMW riuscisse a far emettere suoni funzionali e gradevoli utilizzando componenti esistenti, l’idea potrebbe rivoluzionare il modo in cui percepiamo il suono nei veicoli elettrici. Una soluzione originale, forse ancora acerba, ma con un potenziale interessante.