Auto elettriche, l’Ue valuta un nuovo obbligo anticipato: non sono tutti d’accordo

L’Ue starebbe valutando una proposta che obbligherebbe le società di autonoleggio e le grandi flotte aziendali a passare ai veicoli elettrici entro il 2030.
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L’Unione europea (Ue) è al lavoro su un nuovo piano volto a ridurre le emissioni di CO2 nel settore della mobilità, che potrebbe cambiare radicalmente il panorama del noleggio auto e delle flotte aziendali. Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild, Bruxelles starebbe valutando una proposta che obbligherebbe le società di autonoleggio e le grandi flotte aziendali a passare ai veicoli elettrici già entro il 2030, anticipando di cinque anni la transizione prevista per il mercato generale.

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Se approvata, questa misura inciderebbe su circa il 60% delle nuove immatricolazioni nell’Ue, accelerando di fatto l’elettrificazione della mobilità europea. La proposta dovrebbe essere presentata entro la fine dell’estate 2025, per poi essere sottoposta al vaglio del Parlamento Europeo. Ma, neanche a dirlo, non tutti i Paesi membri sembrano favorevoli.

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Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz ha espresso forti dubbi ancora prima dell’annuncio ufficiale, affermando che una decisione così drastica potrebbe danneggiare gravemente l’industria automobilistica europea. Merz ha sottolineato l’importanza di mantenere un approccio “tecnologicamente neutrale”, aperto anche ad altre soluzioni oltre all’elettrico puro.

Friedrich Merz

Le principali case automobilistiche si trovano oggi in una posizione ambivalente. Da un lato, brand come Volvo sostengono il divieto Ue di vendite di veicoli a combustione dal 2035; dall’altro, diversi costruttori, tra cui Mercedes e Volkswagen, stanno rallentando i propri piani elettrici, puntando ora su modelli ibridi plug-in e veicoli a maggiore autonomia.

Nel frattempo, l’industria europea è sotto pressione per via dell’arrivo massiccio di auto elettriche a basso costo provenienti dalla Cina, il cui prezzo competitivo è spesso sostenuto da sussidi pubblici. La Commissione Europea ha già imposto dazi compensativi (senza troppi effetti però) per contrastare questa concorrenza e ha avviato iniziative come la joint venture tra Stellantis e Leapmotor, per localizzare parte della produzione direttamente in Europa.

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Al momento, sul noleggio, nessuna decisione definitiva è stata presa dall’Ue, e un portavoce della Commissione ha confermato che si tratta ancora di una proposta in fase di consultazione, accompagnata da una valutazione d’impatto con le principali parti coinvolte.

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