in

Alfa Romeo: a Cassino altri due giorni di cassa integrazione a novembre, possibile maxi-stop a dicembre

Ancora difficoltà per lo stabilimento FCA di Cassino

Alfa Romeo Cassino

La crisi dello stabilimento FCA di Cassino continua. Il calo delle vendite di Alfa Romeo è oramai inarrestabile (nonostante qualche segnale di ripresa a settembre) e il sito di produzione laziale, dove vengono realizzate Giulia, Stelvio e Giulietta, continua a dover fare i conti enormi difficoltà e con un livello produttivo estremamente ridotto.

Dopo i numerosi giorni di stop alla produzione registrati ad ottobre, lo stabilimento FCA di Cassino si prepara ad altri due giorni di cassa integrazione a novembre. La direzione aziendale, infatti, ha comunicato gli stop dell’8 e del 15 novembre per tutte le linee di produzione dello stabilimento laziale. Questo nuovo annuncio porta ad un totale di 96 giorni di cassa integrazione per Cassino da inizio 2019. 

FCA di Cassino: nuovo maxi-stop per la produzione in arrivo a dicembre

Il tetto dei 100 giorni di cassa integrazione nel 2019 per Cassino sarà, molto probabilmente, superato già nel corso del mese di novembre. Oltre ai due giorni di stop già annunciati in queste ore, infatti, lo stabilimento potrebbe registrare diverse giornate di fermo produttivo nel corso delle settimane successive arrivando a superare la già citata soglia dei 100 giorni di cassa integrazione nel 2019.

Da notare, inoltre, che stando alle prime indiscrezioni la produzione dei modelli Alfa Romeo a Cassino sarà oggetto di un lungo stop a partire dal metà del mese di dicembre. Questo stop, molto probabilmente, potrebbe dilungarsi sino alla prima o alla seconda settimana di gennaio. Lo scorso anno, ricordiamo, Cassino registrò una chiusura natalizia di tre settimane. Quest’anno, invece, sembrano esserci tutti i presupposti per un periodo di chiusura maggiore.

Le novità per Cassino arriveranno solo nella seconda metà del 2020?

Mentre a Mirafiori, Pomigliano d’Arco e Melfi prendono il via diversi progetti del “Piano Italia”, per Cassino potrebbe essere necessario attendere la seconda metà del 2020 per registrare l’arrivo delle prime novità. Lo stabilimento, attualmente, produce la Giulietta, che nel 2020 potrebbe terminare la sua carriera in concomitanza con il debutto del Tonale (prodotto a Pomigliano d’Arco), la Giulia e lo Stelvio.

Giulia e Stelvio attendono il restyling di metà carriera che potrebbe essere presentato a fine 2019 in occasione del Salone di Los Angeles. Il restyling, a differenza di quanto emerso nelle scorse settimane, potrebbe non portare novità tecniche alla gamma dei due modelli di Alfa Romeo. Le versioni ibride (con tecnologia mild hybrid e non plug-in hybrid) dovrebbero essere pronte solo per la seconda metà del 2020.

Sempre sul finire del 2020 potrebbero iniziare i lavori di pre-produzione del Maserati D-SUV, noto anche come “Levantino”, progetto che verrà sviluppato dalla base dell’Alfa Romeo Stelvio e, come chiarito dal piano industriale di Maserati diffuso a fine luglio, arriverà sul mercato nel corso del 2021.

Al momento, non ci sono ulteriori novità per Cassino che, a meno di sorprese, continuerà a dover fare i conti con un continuo ricorso alla cassa integrazione anche per i prossimi mesi. Ulteriori aggiornamenti sulla questione potrebbero arrivare sul finire del 2019 quando Alfa Romeo potrebbe, finalmente, svelare i restyling di Giulia e Stelvio.

Un commento

Lascia il tuo commento, condividi il tuo pensiero
  1. Cosa dire 🤷🏼‍♂️ è di sicuro un mondo pieno di concorrenza spietata… escono nuovi modelli in continuazione… è non sono di certo modelli di auto alla portata di tutti, anzi di pochissimi visto il loro prezzo ma soprattutto visto il salario medio degli italiani e del suo scarsissimo potere d’acquisto….

Lascia un commento