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Alfa Romeo: ancora cassa integrazione per Cassino, nuovi stop produttivi a ottobre

Continua la crisi dello stabilimento laziale di FCA

Alfa Romeo Cassino

Ancora cassa integrazione per lo stabilimento FCA di Cassino. In queste ore, infatti, la direzione aziendale ha comunicato che il sito di produzione, dove vengono realizzate le Alfa Romeo Giulia, Giulietta e Stelvio, si fermerà per altri due giorni nel corso del mese di ottobre. In particolare, le giornate di cassa integrazione programmate per il prossimo mese sono quelle del 7 e dell’11 ottobre. 

Questi due giorni di stop si aggiungono ai fermi produttivi già programmati dall’1 al 4 ottobre. Molto probabilmente, inoltre, nel corso della seconda metà del mese di ottobre ci saranno altri giorni di stop per la produzione dei tre modelli Alfa Romeo con un nuovo ricorso della cassa integrazione. 

Ricordiamo che anche il mese di settembre è caratterizzato  da un costante ricorso alla cassa integrazione. Lo stabilimento di Cassino, infatti, si è già fermato il 2, il 6 ed il 9 settembre e si fermerà nuovamente il 16 e dal 23 al 30 settembre andando ad incrementare, ulteriormente, le giornate di stop per la produzione dei modelli di casa Alfa Romeo. 

Nel corso del primo semestre del 2019, inoltre, lo stabilimento FCA di Cassino ha registrato 74 giorni di cassa integrazione con una percentuale di fermo agli impianti molto vicina al 60%. Successivamente, il sito è stato fermo per 7 giorni a luglio e per più di tre settimane per la pausa estiva terminata nella seconda metà d’agosto con nuovi giorni di cassa. 

Il quadro è, quindi, estremamente negativo ed il problema principale è rappresentato dalla totale assenza di informazioni in merito al futuro dell’intero stabilimento.  Michele De Palma, segretario nazionale Fiom Cgil, ha così commentato la notizia “Senza investimenti delle imprese e del Governo in questa fase di transizione green dell’auto, il rischio concreto è la messa in discussione del principale settore industriale del Paese con conseguenti ricadute drammatiche sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista occupazionale”.

Ancora molti mesi d’attesa per lo stabilimento FCA di Cassino

Per il momento, i principali investimenti del “Piano Italia” di FCA non riguardano lo stabilimento di Cassino. L’azienda, infatti, ha confermato importanti investimenti per Mirafiori, con l’avvio della produzione della Fiat 500 Elettrica, per Melfi, con l’avvio della produzione della Renegade ibrida e il debutto della Compass, e per Pomigliano d’Arco, che tra fine 2020 e inizio 2021 produrrà la Panda mild hybrid e soprattutto l’Alfa Romeo Tonale. 

Per Cassino, invece, le novità importanti sono ancora lontane. Alfa Romeo, come emerso nei giorni scorsi, dovrebbe presentare a novembre le nuove versioni di Giulia e Stelvio anche se le novità per i due modelli potrebbero essere limitate e le attese versioni ibride dovrebbero arrivare soltanto nel corso del 2020 (ricordiamo che FCA ha posticipato al prossimo anno l’avvio della produzione dei motori ibridi a Termoli). 

Nel frattempo, con la Giulietta sempre più vicina alla fine della produzione, lo stabilimento di Cassino si prepara a registrare il debutto del Maserati D-SUV, un progetto confermato dal nuovo piano industriale di Maserati presentato da FCA sul finire dello scorso mese di luglio. Il nuovo modello, basato sull’Alfa Romeo Stelvio, debutterà solo nel 2021 (probabilmente nella seconda parte dell’anno) andando a posticipare, ulteriormente, la crescita produttiva di Cassino. 

Al momento, infine, non ci sono ulteriori informazioni su possibili nuovi modelli pronti ad entrare in produzione nello stabilimento FCA. Nuovi aggiornamenti sulla questione potrebbero arrivare nel corso delle prossime settimane. Continuate a seguirci per tutte le novità. 

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