Nonostante l’introduzione dell’Electric Car Grant (ECG) abbia scatenato una provvidenziale ondata di interesse, Vauxhall (la Opel in Regno Unito) ha lanciato un disperato appello al governo a non allentare gli incentivi per i veicoli elettrici. Il marchio britannico interno al gruppo Stellantis ha registrato a settembre il suo più alto numero di ordini di elettriche di sempre, un successo che il direttore generale Steve Catlin attribuisce in parte al sussidio e in parte alle offerte retail aggiuntive.
Catlin, però, ha sottolineato in un’intervista di pochi giorni fa che gli ambiziosi obiettivi di vendita di veicoli elettrici, 28% quest’anno, 33% il prossimo e un vertiginoso 80% nel 2030, lasciano ancora un lavoro enorme da svolgere. La realtà è cruda: “Mancano solo nove settimane al momento in cui un’auto su tre dovrà essere elettrica e, come potete vedere, l’industria è ancora indietro”, ha dichiarato Catlin, un’affermazione che suona come una richiesta di soccorso.
A settembre, la quota di elettriche Vauxhall sul totale delle vendite del marchio era del 29,4%, un record, ma il dato per l’anno in corso è fermo al 22,1% (pur in crescita rispetto al 17,8% del 2024). Il problema, al di là dell’ECG, è che l’incentivo non è abbastanza incentivante. Catlin ha infatti ringraziato il Governo per l’intervento, ma ha ammesso candidamente che la domanda dei clienti è ancora ben al di sotto delle aspettative.
L’ECG è un intervento “assolutamente necessario”, ma la sua efficacia è discutibile. La maggior parte della gamma Vauxhall, che include Corsa, Mokka, Frontera, Astra e Grandland, rientra nella fascia inferiore di contributi con 1.500 sterline. Se si distribuisce quel denaro su un leasing di quattro anni, il beneficio diventa talmente diluito da essere quasi irrilevante. È una colazione al mese, non un vero catalizzatore di massa.
Catlin ha anche evidenziato come Vauxhall si trovi nella sfortunata posizione di avere veicoli come la Corsa che beneficiano solo del supporto minimo, mentre rivali come la Ford Puma Gen-e o l’E-Tourneo Connect ottengono il contributo più generoso di 3.750 sterline. L’unica speranza per un incentivo completo è riposta nella versione con batteria più grande della Frontera, attesa per il prossimo anno.
Non solo aiuti per i consumatori. Vauxhall ha chiesto al governo di indagare sulle case cinesi per capire se stiano utilizzando (ancora) sussidi statali per indebolire i marchi affermati. “Quello che vediamo è che offrono uno straordinario rapporto qualità-prezzo. Non so come riescano a ottenere lo stesso risultato rispetto ai produttori europei”, ha dichiarato Catlin.


