Quando si parla di drag race, l’ultimo pensiero che viene in mente è quello di una sfida sul quarto di miglio fra gli uomini delle forze dell’ordine. E in effetti, una cosa del genere non è mai avvenuta e, probabilmente, non avverrà mai. Un fatto ovvio e anche doveroso, visto l’esempio positivo che devono dare (e che quotidianamente danno) gli uomini in divisa, nell’esercizio delle loro delicate missioni.
Le gare in accelerazione, oggi in voga sui social, possono essere scarsamente educative, specie per chi prende come oro colato tutte le tendenze del web. Questo non impedisce, scherzosamente, di immaginare come potrebbe finire una lotta sui 400 metri con partenza da fermo tra le auto di punta della flotta dei carabinieri e della polizia.
Si tratta, come già messo in risalto, di un puro e semplice esercizio di fantasia. Se volete concedervelo, andate avanti nella lettura del nostro articolo, che cerca di fornire una risposta, partendo dalla descrizione sintetica dei mezzi coinvolti nell’ipotetico match fra le supercar sirenate.
Maserati MCPura: la belva da drag race dei carabinieri
La Maserati MCPura è un’auto sportiva moderna e di grande fascino, che seduce gli occhi e il cuore. Nata come evoluzione della MC20, ne spinge ancora più in alto i contenuti, affinandoli ulteriormente. Il risultato è un gioiello della scuola italiana, che rende omaggio alla migliore cultura motoristica del Belpaese. Guardarla è un piacere dei sensi.
La carrozzeria esprime con gusto i contenuti ingegneristici, come un manifesto che racconta a chiare lettere la sua essenza e le performance di cui è capace. Qui siamo al cospetto di una delle migliori interpretazioni atletiche del “tridente”. I flussi materici concessi agli sguardi degli osservatori scorrono con forza ed eleganza, producendo una tela visiva di sublime splendore, dove nessun dettaglio è fuori posto.
Molto scenografiche le portiere “Butterfly”, che aggiungono un ulteriore tocco esotico alla tela dialettica. Sulla versione Cielo (ossia “targa”) note aggiuntive di magia arrivano dal tetto in vetro elettrocromatico retrattile. Tutti elementi che concorrono al fascino della Maserati MCPura. Possiamo dire che il tema estetico è stato interpretato al meglio, con un approccio coerente e armonico. La carrozzeria unisce bellezza ed efficienza, senza sporcare i tratti per aderire alle esigenze funzionali. Non capita spesso ai nostri giorni, specie sui modelli più vocati alle performance estreme.
La Maserati MCPura gode della spinta di un motore V6 Nettuno da 3.0 litri di cilindrata, in grado di erogare 630 cavalli di potenza massima e 730 Nm di coppia. L’energia giunge al suolo con grande vigore, accompagnando le sue danze con note sonore di elevata gradevolezza. Così il piacere emotivo si sublima, dando la giusta colonna sonora a un comportamento dinamico di taglio eccellente. Notevoli le metriche prestazionali, degne dell’aspetto esteriore.
Per coprire l’accelerazione da 0 a 100 km/h, la Maserati MCPura impiega 2.9 secondi, mentre per raggiungere i 200 km/h, sempre con partenza da fermo, ha bisogno di 8.8 secondi. La velocità massima si spinge nel territorio dei 325 km/h. Sono numeri di alta gamma, ma non bastano a narrare con la giusta enfasi la tela emotiva vissuta a bordo di questo gioiello della scuola italiana.
Disponibile nelle versioni coupé e cabrio, la vettura in esame è una vera prova di bravura del “tridente”. Fra i suoi punti di forza, la monoscocca in fibra di carbonio, che coniuga rigidità e leggerezza, come sulle auto da corsa. Anche il sistema propulsivo, con tecnologia a precamera brevettata, testimonia la finezza del savoir-faire ingegneristico.
Lamborghini Huracán LP 610-4: la belva da drag race della polizia
La Lamborghini Huracán LP 610-4 si concede alla vista con linee taglienti e molto aggressive, che si legano felicemente alla tradizione del marchio del “toro”. Cuore pulsante del modello è un motore V10 aspirato da 5.2 litri di cilindrata, in grado di esprimere una potenza massima di 610 cavalli.
Questo cuore, generoso e muscoloso, genera una spinta molto incisiva, corredata da gradevoli melodie di scarico. I numeri sono al top, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.2 secondi, da 0 a 200 km/h in 9.9 secondi e con una punta velocistica di 325 km/h.
Ad agevolare la presa sul terreno ci pensano le quattro ruote motrici, che aggiungono note di sicurezza attiva, senza incidere negativamente sul piacere di guida. Il telaio in alluminio e fibra di carbonio regala alti livelli di robustezza, con riflessi felici sulle dinamiche del mezzo, sia su strada che in pista. Notevole, in particolare, la stabilità alle andature più estreme.
La Lamborghini Huracàn LP 610-4 ha rimpiazzato la precedente Gallardo nell’autoparco della polizia e si affianca alla Urus Performante. Come le altre dispone di speciali dotazioni, che vanno dal frigo box al kit di soccorso e al defibrillatore, per portare a termine la delicata catena di donazione nel rigoroso rispetto dei tempi tecnici per la riuscita degli interventi.
Molto curata la costruzione, in linea con gli standard di casa Audi, presi a riferimento. Bella la livrea della polizia, che si intona ai tratti espressivi della carrozzeria di questa sportiva, le cui linee affilate non passano inosservate.
Chi vincerebbe la sfida in accelerazione?
Le due auto in esame non sono così distanti fra loro sui 400 metri con partenza da fermo, anche in virtù di un rapporto peso/potenza abbastanza simile. In casi del genere la prontezza di riflessi allo start può fare la differenza. Diciamo che sul quarto di miglio, distanza classica delle drag race, non ci sono tempi ufficiali.
I dati che circolano in rete lasciano ipotizzare crono compresi fra 10.4 e 11.0 secondi, per entrambe le vetture. Non ci sono neppure video di confronti diretti di questi modelli, sulla distanza prima esposta. Possiamo ipotizzare un certo equilibrio.
A questo punto, meglio pensare che siano tutte e due vincenti, per la capacità di assolvere al meglio la specifica missione del trasporto di organi, di cui sono investite. Compito che, forse, in modo ancora più efficace potrebbe svolgere anche con un SUV ultrasportivo, capace di garantire maggiore versatilità operativa rispetto ad una supercar a due posti secchi.


