FIVA e Ferrari Classiche hanno sottoscritto un accordo che godrà del sicuro apprezzamento dei proprietari di auto storiche del “cavallino rampante“. Chi otterrà la Certificazione Ferrari Classiche si gioverà, infatti, anche di quella rilasciata dalla Fédération Internationale des Véhicules Anciens. Il tutto in modo automatico e senza ciclo aggiuntivo di ispezione.
La partnership nasce da un impegno condiviso per l’autenticità e riconosce l’eccellenza del lavoro svolto dagli specialisti della casa di Maranello, custodi del mito italiano più amato e celebrato nel mondo. Ogni “rossa” con certificazione Ferrari Classica, da ora in avanti, potrà beneficiare contestualmente della Carta d’Identità FIVA, senza nessuna procedura di analisi aggiuntiva.
Ricordiamo che il visto della federazione consente la partecipazione agli eventi per auto storiche più esclusivi del pianeta, sia che si tratti di gare, di raduni, di concorsi d’eleganza o altro ancora. Parliamo infatti di un documento internazionale che attesta la bontà del veicolo, rendendolo idoneo alle manifestazioni più autorevoli organizzate in tutti gli angoli del pianeta.
Prima vettura a trarre beneficio dall’intesa è stata una splendida Ferrari 250 GT del 1959, esposta nello stand FIVA ad Auto e Moto d’Epoca 2025, andato in scena negli spazi coperti della fiera di Bologna. La collaborazione tra Ferrari e FIVA offre un’ulteriore garanzia, non solo per l’acquirente o il proprietario di un veicolo storico del “cavallino rampante”, ma anche per l’organizzatore dell’evento che si giova della sua presenza.
Un modo in più per avere certezza sulla qualità e sull’originalità del gioiello a quattro ruote offerto alla visione del pubblico o al giudizio delle commissioni, nei casi in cui si abbia a che fare con concorsi d’eleganza. Riferendoci all’intesa siglata da Ferrari e FIVA possiamo parlare di una semplificazione e al tempo stesso di un impegno condiviso per il rispetto, la conservazione e la tutela del patrimonio del marchio e del comparto delle auto storiche in senso più generale. Il tutto nel segno di una sburocratizzazione, ma senza perdere una sola nota di qualità nel processo ispettivo e di valutazione del mezzo.
Fonte | FIVA
