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Maserati in calo anche nel terzo trimestre 2025

Nel terzo trimestre sono state consegnate circa 1.800 vetture, 300 in meno rispetto al 2024

Maserati

Come vi abbiamo scritto poco fa, Stellantis chiude il terzo trimestre 2025 con ricavi in crescita del 13%, pari a 37,2 miliardi di euro, e consegne in aumento grazie soprattutto al boom del mercato nordamericano (+35%), seguito da Europa, Medio Oriente e Africa. Solo il Sud America registra un calo. L’amministratore delegato Antonio Filosa definisce i risultati “incoraggianti”, sottolineando il piano strategico statunitense da 13 miliardi di dollari, volto a creare 5.000 posti di lavoro e incrementare la produzione americana del 50% nei prossimi quattro anni. Diversa invece la situazione per Maserati, da un anno guidata da Santo Ficili.

Maserati non si riprende: anche nel terzo trimestre 2025 numeri negativi

Nel terzo trimestre sono state consegnate circa 1.800 vetture, 300 in meno rispetto al 2024, mentre la produzione è drasticamente ridotta: solo 140 unità a Mirafiori e 75 a Modena, pari a un calo del 65%. Il brand del Tridente soffre il fallimento del progetto Folgore, la motorizzazione 100% elettrica, e il piano di rilancio continua a slittare.

Negli stabilimenti di via Ciro Menotti, i 214 lavoratori sono in contratto di solidarietà. Il progetto “alta gamma” prevede il trasferimento sotto la Ghirlandina dell’assemblaggio delle Maserati GranTurismo e GranCabrio, attualmente in corso, con l’obiettivo di ridurre l’uso degli ammortizzatori sociali, pur senza garantire piena occupazione.

maserati

Nonostante permanga l’interesse di gruppi cinesi e arabi, Stellantis ha sempre escluso la vendita di Maserati. Il marchio del lusso resta quindi in una fase di incertezza, in attesa del nuovo piano industriale del gruppo, inizialmente previsto per marzo 2026, ma ora posticipato a giugno. Il futuro di Maserati appare così sospeso tra riduzione produttiva, ritardi nel piano elettrico e strategie ancora da definire. Vedremo dunque come si evolverà la situazione relativa alla casa automobilistica del tridente che vive sicuramente uno dei periodi più difficili della sua lunga storia.

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