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Lancia PuRa Montecarlo, quel sogno romantico con una livrea tutta nostalgia

Lancia PuRa Montecarlo 2025, un concept non ufficiale firmato dall’artista Christopher Giroux.: niente annunci, solo pura immaginazione.

lancia PuRa Montecarlo render

C’erano giorni in cui bastava pronunciare il nome Lancia per far tremare i polsi agli avversari. Nei rally anni Settanta e Ottanta, tutto rombo, fango e polvere, la Stratos HF inventava il concetto di “arma da gara su quattro ruote”, la 037 divenne poi l’ultima eroina a trazione posteriore capace di sfidare la rivoluzione del quattro. La Delta Integrale, invece, non si limitava a vincere, ma collezionava titoli WRC consecutivi con la naturalezza con cui si beve un espresso.

Insomma, in parole povere, erano anni in cui le vetture Lancia erano più gladiatori che automobili, nell’immaginario comune ricordate sempre ricoperte dalle leggendarie livree Martini (o Alitalia). Oggi, purtroppo, il marchio è un’eco lontano di quei tempi, confinato a una solitaria Ypsilon che sopravvive quasi per inerzia sul mercato interno.

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Ma la passione non può certo sparire sotto i colpi della nostalgia. Infatti, pochi giorni fa, all’improvviso, è arrivata una intepretazione digitale che grida (silenziosamente) sterrato e sfida al cronometro. Ecco, quindi, la Lancia PuRa Montecarlo 2025, un concept non ufficiale firmato dall’artista Christopher Giroux. Nessuna promessa da Stellantis, nessun teaser corporate: solo pura immaginazione. Eppure basta a far battere i cuori.

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Giroux rianima il mito della Beta Montecarlo, arrichendolo con un LED frontale e superfici triangolari che sembrano più architettura che carrozzeria. Le linee sono affilate, provenienti quasi da un altro pianeta “cyber-sviluppato”. In versione rally, con livrea Alitalia e cerchi dorati, la Lancia PuRa Montecarlo non si guarda: si venera.

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La scheda tecnica immaginaria vede la presenza di un propulsore elettrico che sprigiona coppia come una valanga, sospensioni eroiche e un abitacolo che immaginiamo fatto di gusci in carbonio e display olografici. Il designer l’ha pensata in due anime: la versione stradale, di classe, elegante, e la variante rally, brutale e teatrale. Se mai Stellantis decidesse di ascoltare questo suggerimento, la strada per riportare Lancia in cima non sarebbe fatta di utilitarie prudenti, ma di visioni estreme come questa.