Le considerazioni intorno al delicato dibattito sul segmento delle muscle car di nuova generazione si è fatto spinoso. Pare che Oltreoceano non si possa definire muscle car un’auto senza un motore V8 sotto il cofano. Almeno secondo gli integralisti del settore. Partendo da questo precetto, però, pare che la “fedeltà al credo” risulti mantenuta da un solo baluardo americano. Parliamo di Ford, che continua a offrire il V8 sulla sua Mustang in diverse configurazioni. Il futuro sembra illuminato da possibili eredi o libere ispirazioni sulla base dalla nuova Dodge Charger.
È proprio la Dodge Charger a far discutere. È lei la prima muscle car elettrica di serie al mondo, un’affermazione che fa storcere il naso a molti puristi. Chi non ama i “trucchetti elettrici” dei modelli Daytona può comunque ripiegare su un più accettabile sei cilindri.

Ma il sogno del V8 non si spegne. Di recente, sono emerse indiscrezioni secondo cui Dodge starebbe valutando seriamente di reintrodurre il motore a otto cilindri, anche se al momento è solo un’idea che attende la prova delle vendite del modello elettrico.
Per resuscitare il V8 e non cannibalizzare la Charger, Dodge potrebbe persino ripiegare sul nome Challenger. Le due condividerebbero chiaramente le stesse basi e tecnologie, ma una ipotetica Challenger di nuova generazione potrebbe distinguersi esteticamente con fasce anteriori e posteriori diverse e alcune modifiche alle fiancate.

L’artista dei pixel noto sui social come adry53customs ha provato a immaginare una Dodge Challenger Scat Pack per il 2026 nel suo rendering. Un veicolo in CGI dal profilo più pulito e muscoloso, con finestrini laterali più corti, un frontale aggiornato con fari nascosti dietro la griglia e quattro terminali di scarico.

Nel rendering, l’artista fa riferimento alla Scat Pack 2026 che nella Charger monta il motore Hurrican a sei cilindri in linea da 3.0 litri che eroga 550 cavalli e trasmette la potenza al sistema a trazione integrale tramite una trasmissione a 8 rapporti.
