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Ferrari FXX-K del 2016 all’asta a Zurigo: una tentazione di alto collezionismo

Gli appassionati più facoltosi non si faranno sfuggire la possibilità di concorrere alla sua aggiudicazione.

Ferrari FXX-K
Foto da profilo Facebook RM Sotheby's

Una Ferrari FXX-K del 2016 si prepara a cambiare casa. Per anni è stata una delle perle della “The Tailored for Speed Collection“, che raccoglie al suo interno una serie incredibile di auto sportive e da gara del “cavallino rampante”, anch’esse destinate a passare di mano. Si profila una sessione di vendita coi fiocchi, gestita dagli specialisti di RM Sotheby’s.

L’appuntamento col martello del banditore è fissato per sabato 11 ottobre, a Zurigo, cuore finanziario della Svizzera. Qui si focalizzerà l’attenzione dei collezionisti di tutto il mondo, desiderosi di arricchire il loro garage con altri esemplari da mille e una notte. La Ferrari FXX-K è uno dei lotti proposti dal catalogo. Non ci vuole molto a capire come la prospettiva dell’acquisto possa essere accarezzata solo da pochi eletti, dalle capacità economiche indubbiamente grandi. Le stime della vigilia ballano infatti da 4.0 a 4.5 milioni di franchi svizzeri, pari a una forbice di valori da 4.3 a 4.8 milioni di euro.

Cifre del genere vanno ben oltre le possibilità di spesa dei comuni mortali, cui non resta che sperare in un business di successo per il futuro o in una vincita alla lotteria. Solo così (e in pochi altri modi) la prospettiva potrà cambiare, rendendo accessibili simili gioielli, altrimenti impossibili da portare a casa. La Ferrari FXX-K si basa su LaFerrari, ma ne spinge i contenuti tecnologici e prestazionali a un livello più alto, senza le limitazioni connesse all’omologazione stradale dell’auto di partenza.

Ferrari FXX-K
Foto da profilo Facebook RM Sotheby’s

Questa creatura appartiene al Programma XX, di cui è l’espressione più recente. Come le altre della specie giunte prima (FXX basata sulla Enzo e 599XX basata sulla 599 GTB Fiorano), anche lei trasforma alcuni dei clienti più affezionati del “cavallino rampante” in una sorta di piloti-collaudatori, nell’ambito di una serie di attività di sviluppo e affinamento svolte in pista, con l’assistenza degli ingegneri e dei meccanici della casa di Maranello.

Dell’iniziativa, la Ferrari FXX-K EVO è l’espressione più alta, la punta di diamante. Nata in circa 60 esemplari, gode della spinta di un powertrain ibrido da 1.050 cavalli, il cui epicentro è il motore V12 endotermico da 6.3 litri di cilindrata. Una serie di affinamenti aerodinamici generano un carico deportante superiore del 75% rispetto a LaFerrari. Come riferisce la scheda di vendita, questa è la cosa più vicina a un prototipo da corsa che un cliente possa desiderare.

La vettura proposta alla tentazione dei potenziali acquirenti si offre alla vista con una carrozzeria in Blu Corsa Opaco con accenti Nero Stellato. Gli interni sono in Alcantara Nero. Riportata a nuovo dalla fabbrica emiliana, dopo dei leggeri danneggiamenti, questa “belva” è stata aggiornata alle specifiche della Evoluzione. A suo favore gioca anche la certificazione Ferrari Classiche, con il celebre “Red Book”.

Ferrari FXX-K
Foto da profilo Facebook RM Sotheby’s

Meticolosamente mantenuta, è oggi una tentazione irresistibile per quanti volessero entrare in un selezionato circuito di esperienze, ad alto indice di adrenalina. Al suo attivo una percorrenza di 5.709 chilometri al momento della catalogazione. Contraddistinta dal telaio ZFF84DXX000218329, questa creatura si appresta a fare la gioia di un nuovo owner, al momento sconosciuto.

Il suo aspetto è minaccioso, ancor più di quanto non sia quello de LaFerrari, da cui deriva. Anche se l’aerodinamica si spinge verso nuovi lidi, l’eleganza non ne risente. Il peso è inferiore di 90 chilogrammi rispetto all’auto di partenza. Questo si traduce in un livello di performance spaventoso. Un dato aiuta a capire il vigore dinamico della Ferrari FXX-K: sulla pista di Fiorano completa un giro in appena 1’14”, cinque secondi meno della vettura stradale da cui discende. Credo non serva aggiungere altro.

Si può parlare, a ragione, di un capolavoro tecnologico, ma anche lo stile è al top. Non è un caso che la vettura si sia aggiudicata il Red Dot Best of the Best 2015. Nel 2016 è stato il turno del Compasso d’Oro e poi del Premio Gold Award agli IF Design Awards 2016 di Monaco di Baviera. Quest’ultimo è il riconoscimento più prestigioso messo in palio dall’istituto di Hannover. L’occhio, è quindi appagato, ma sono gli aspetti funzionali e dinamici il focus del modello.

Fonte | RM Sotheby’s