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Stellantis ferma la produzione in sei stabilimenti in Europa a causa della debole domanda

Stellantis sta “adattando il ritmo di produzione in alcuni dei suoi stabilimenti in Europa”,

Stellantis

Stellantis interromperà temporaneamente la produzione in alcuni dei suoi stabilimenti in Europa, a causa del calo della domanda di modelli tra cui il SUV Alfa Romeo Tonale. Il gruppo automobilistico guidato da qualche mese dal Ceo Antonio Filosa interromperà la produzione di Tonale e Fiat Panda a Pomigliano, in Italia, dal 29 settembre, ha dichiarato martedì l’azienda dopo un incontro con i rappresentanti sindacali locali. Separatamente, Stellantis ha confermato la chiusura dello stabilimento di Poissy, vicino a Parigi, dal 13 al 31 ottobre. Nello stabilimento francese vengono prodotte le vetture Opel e DS.

La debole domanda costringe Stellantis a fermare la produzione in sei stabilimenti in Europa tra cui Pomigliano

Stellantis sta “adattando il ritmo di produzione in alcuni dei suoi stabilimenti in Europa”, ha dichiarato martedì l’azienda in una nota. “L’obiettivo è adattare il ritmo di produzione a un mercato europeo difficile, gestendo al contempo le scorte nel modo più efficiente possibile entro la fine dell’anno”. Alcune fabbriche di Stellantis, tra cui Tychy in Polonia, Eisenach in Germania e due stabilimenti in Spagna, hanno subito fermi temporanei della produzione, secondo fonti riservate vicine all’azienda. Un portavoce ha rifiutato di commentare queste chiusure al di fuori di Italia e Francia.

Il gruppo, proprietario di marchi come Jeep e Dodge, deve fronteggiare l’eccesso di capacità produttiva in Europa e la crescente concorrenza dei produttori cinesi come BYD, che propongono veicoli a prezzi competitivi. Negli Stati Uniti, invece, Stellantis deve contrastare il calo delle vendite e gli effetti dei dazi, che aumentano i costi e interrompono le catene di approvvigionamento.

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Lo scorso anno l’azienda ha annunciato un ambizioso piano di produzione in Italia, aumentando la pressione sul nuovo CEO Antonio Filosa per rispettare gli impegni. Filosa, che ha chiesto un intervento urgente dell’UE per sostenere l’industria automobilistica europea, è atteso con un nuovo piano industriale nel primo trimestre del prossimo anno.