Il CEO di Stellantis, Antonio Filosa, ha dichiarato che lo “scenario finale” legato ai dazi imposti dagli Stati Uniti sta prendendo una forma più definita e che il gruppo automobilistico franco-italo-americano adotterà a breve misure concrete per affrontare la situazione.
Stellantis, che vanta una presenza produttiva significativa (sul Continente americano) non solo sul territorio statunitense ma anche in Messico e Canada, è impegnata in un dialogo costruttivo con l’amministrazione del presidente Donald Trump per stabilire le strategie più efficaci da mettere in campo. Secondo Filosa, nonostante il quadro tariffario non sia ancora completamente delineato, la direzione è ormai chiara e Stellantis è pronta a reagire con decisione. La capacità produttiva già consolidata negli States permette infatti all’azienda di assorbire eventuali riallocazioni industriali senza compromettere la continuità operativa.
Nel 2023, oltre il 40% degli 1,2 milioni di veicoli venduti da Stellantis sul mercato americano proveniva da impianti situati in Messico e Canada, paesi sui quali è applicato un dazio del 25%. Lo scorso luglio il gruppo aveva avvertito che l’impatto delle tariffe si sarebbe tradotto in un costo stimato di 1,5 miliardi di euro, pari a circa 1,8 miliardi di dollari. Nonostante questo, l’azienda ha rassicurato clienti e investitori annunciando nuovi lanci di prodotto destinati a rafforzare la propria offerta.
L’arrivo di Filosa alla guida del gruppo, lo scorso giugno, ha dato un segnale di rinnovamento. Le sue dichiarazioni hanno avuto un effetto immediato sui mercati: il titolo Stellantis, quotato a Milano, ha chiuso la giornata con un rialzo del 9,2%. Il nuovo amministratore delegato ha indicato chiaramente che l’aumento del fatturato, spinto dal ritorno di modelli richiesti dal mercato come la Jeep Cherokee e i pick-up RAM a otto cilindri, sarà una leva cruciale per la ripresa.
L’azienda ha riportato le scorte di veicoli a livelli considerati “molto sani”, eliminando i modelli datati e puntando su una gamma aggiornata e competitiva. Il nuovo piano aziendale, che sarà presentato nella prima metà del prossimo anno, mira a invertire la rotta nella generazione di cassa dopo le pesanti perdite di oltre 9 miliardi di euro accumulate tra il 2024 e i primi sei mesi del 2025.