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Alfa Romeo: l’incubo di una gamma tutta di SUV è sempre più reale?

Le ultime voci sul biscione fanno pensare ad una gamma di soli SUV o quasi..

Nuova Alfa Romeo Giulia

Più andiamo avanti e più sembra che l’icubo di molti alfisti e cioè quello di ritrovarsi con una gamma Alfa Romeo fatta solo di SUV e crossover sembra diventare sempre più concreto. Dopo il debutto di Junior e la conferma che nei prossimi anni ci sarà un’erede per Tonale e una per Stelvio, abbiamo saputo che Giulia non sarà più una vera e propria berlina ma molto più vicina nello stile ad un crossover.

Sembra prendere corpo una gamma Alfa Romeo formata quasi solo da SUV e crossover

Si dice inoltre anche che il ritorno di Alfa Romeo nel segmento E del mercato premium possa avvenire con un SUV dalle forme molto sportive ma anche imponente essendo lungo poco meno di 5 metri. Infine notizie degli ultimi giorni la gamma del biscione potrebbe essere arricchita da un altro SUV lungo circa 4,3 metri che si andrebbe a collocare tra Junior e Tonale nella futura gamma della casa automobilistica milanese.

Ricapitolando in futuro la gamma di Alfa Romeo potrebbe essere composta da Junior nel segmento B da una nuova Alfetta in versione SUV sportivo a cavallo tra il segmento B e il segmento C, dalla futura Tonale, dalla nuova Giulia “crossoverizzata”, dalla nuova Stelvio e dalla futura segmento E ancora senza nome. La Junior come sappiamo è lunga 4,17 metri, la nuova Alfetta o come si chiamerà il futuro SUV compatto dovrebbe essere lunga circa 4,35 metri. L’erede di Tonale che potrebbe arrivare nel 2027 sarà invece poco meno di 4,60 metri. La nuova Giulia dovrebbe essere di poco superiore ai 4,7 metri, la nuova Stelvio poco oltre i 4,8 metri e infine il futuro E-SUV soprannominato E-Jet poco meno di 5 metri. Ed ecco che la gamma del biscione dovrebbe essere praticamente al completo.

Alfa Romeo SUV

In questo modo la storica casa automobilistica milanese, con una strategia ben definita e un piano industriale che appare più strutturato rispetto al passato, dovrebbe almeno in teoria avere tutte le carte in regola per incrementare in maniera significativa e costante le proprie vendite, andando non soltanto a rafforzare ma addirittura ad ampliare la propria presenza e la propria influenza, con l’obiettivo di occupare e presidiare stabilmente tutte le principali caselle e i comparti chiave del mercato, soprattutto nei segmenti che in questo particolare momento storico risultano essere quelli più apprezzati, richiesti e redditizi.

Tuttavia, come spesso accade in situazioni simili, i fan più puristi, coloro che amano e difendono da sempre l’anima originaria e il DNA tradizionale del marchio, probabilmente non apprezzeranno affatto questo cambio di rotta e queste nuove scelte strategiche, percependole come un tradimento o una perdita di identità. Sarà dunque questo il prezzo inevitabile, forse anche doloroso, ma necessario da pagare per conquistare, dopo tanti anni di attese e incertezze, quella gloria industriale, commerciale e sportiva che la casa insegue con tanta determinazione?

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