Si è spento nella notte Ercole Spada, uno dei più autorevoli maestri dello stile automobilistico italiano. Nato a Busto Arsizio nel 1937, aveva festeggiato da poco i suoi 88 anni, lo scorso 26 luglio. Figura chiave nel panorama del car design del secondo dopoguerra, Spada ha lasciato un’impronta inconfondibile nella storia dell’auto, firmando modelli che ancora oggi rappresentano il perfetto equilibrio tra estetica e aerodinamica.
Fin dai primi anni Sessanta, subito dopo aver conseguito il diploma, Spada entra nel mondo dell’automotive grazie a un incarico presso la celebre carrozzeria Zagato. Da lì inizia una carriera brillante e internazionale.
Il suo tratto ha dato vita a veri e propri capolavori, dalla Aston Martin DB4 GTZ Zagato alla Lancia Flaminia Supersport, passando per le indimenticabili Alfa Romeo Giulia TZ e Junior Z. Ogni linea tracciata da Spada racconta una visione unica, fatta di eleganza sportiva e funzionalità tecnica.
Il suo talento non si è fermato ai confini italiani. Negli anni Settanta ha portato il suo know-how all’estero, collaborando con Ford Europa e poi con BMW, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile del design avanzato. In seguito è tornato in Italia per dirigere il centro stile di I.DE.A Institute, firmando progetti innovativi che hanno coniugato sperimentazione e concretezza.
Nel 2006, animato dalla stessa passione, fonda Spadaconcept insieme al figlio Paolo. Nasce così la Codatronca, una sportiva dalle forme avveniristiche ma con richiami evidenti al glorioso passato delle vetture a coda tronca. Anche in questa fase matura, Spada ha saputo rinnovarsi, senza mai perdere il legame con la propria identità creativa.
Con la sua naturale modestia e una visione sempre lucida del settore, ha saputo influenzare generazioni di designer e appassionati. Assistiamo così alla perdita di un vero pilastro del Made in Italy, meritevole di essere ricordato e omaggiato per il suo contributo alla storia dell’auto.