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Lancia: un interessante aneddoto su HF e l’elefantino rosso

Ecco come nacque la sigla HF e l’Elefantino Rosso

Lancia HF Elefantino rosso

Alla fine degli anni ’60, un gruppo ristretto di appassionati torinesi, accomunati dalla passione per la guida sportiva e per le strade di montagna, decise di unirsi attorno a un interesse comune: le Lancia accuratamente preparate. Nacque così un club esclusivo e riservato, composto da membri molto legati tra loro e profondamente fedeli al marchio. Lo chiamarono “HF”, acronimo di Alta Fedeltà: un nome che, pur ricordando un termine legato al mondo della musica, non aveva alcun riferimento sonoro. La “fedeltà” a cui si riferiva era invece quella verso Lancia, un impegno e una passione assoluta per le sue vetture e per lo spirito sportivo che esse incarnavano.

Interessante aneddoto sulla nascita della sigla HF e dell’elefantino rosso

All’epoca, Lancia non era solo sinonimo di lusso discreto. Era anche un laboratorio di idee tecniche. Il marchio aveva già inventato le sospensioni indipendenti, il cambio a 5 marce, il V6 compatto… Ma con la Flaminia, poi con la Fulvia, questi gentleman driver vollero andare oltre: adattare la raffinatezza Lancia alle strade dei rally, senza mai rinunciare all’eleganza.

Nel 1963, il logo HF divenne ufficiale. E nel 1966, Lancia lanciò la Fulvia Coupé HF , una versione più leggera, affilata e filante. Ad accompagnarla, un emblema inaspettato: un piccolo elefante rosso. Perché un pachiderma? Perché internamente, si dice, l’auto “balla” come un elefante sovraeccitato. Perché Gianni Lancia ne aveva fatto la sua mascotte negli anni ’50. Perché un elefante è potente, leale, ma raramente così veloce.

Eppure. Questa Fulvia HF dominerà i rally europei, con al volante Sandro Munari , il “Drago”, che diventerà l’anima della Lancia nelle competizioni. Da lì in poi, l’Elefantino Rosso diventa simbolo di performance. Lo ritroveremo sulla Stratos, sulla 037, sulla Delta S4, poi sulla Delta HF Integrale, tutte campioni del mondo. Un elefante può quindi volare. E questo vale ancora oggi con la Lancia Ypsilon HF , 100% elettrica da 280 cavalli.

Lancia Ypsilon HF Line

Ma questo logo racconta anche qualcos’altro: il modo tutto italiano di mescolare competizione e cultura. Lancia, anche nei rally, non diventa mai brutale. Ogni HF rimane prima di tutto una Lancia: veloce, ma civile. Ad alte prestazioni, ma raffinata. Una sportiva ad alta fedeltà.

Oggi Lancia si reinventa con la Lancia Ypsilon HF e la Ypsilon HF Line. Ma l’Elefantino Rosso non è mai veramente uscito dalla memoria. Né dai cuori. Il futuro elettrico del marchio riaccende la fiamma, in una forma contemporanea, fedele allo spirito originale: quello di un elefante capace di correre… senza emettere alcun suono.