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Alfa Romeo Montreal: 55 anni per la carismatica auto sportiva del “biscione”

Il suo look ne ha fatto un’icona, destinata all’eternità. Al top anche il motore.

Alfa Romeo Montreal
Foto Alfa Romeo

L’Alfa Romeo Montreal ha fascino da vendere. Quest’anno compie il suo 55° anniversario. In realtà, un’anteprima del modello si ebbe nel 1967, per l’Esposizione Universale di Montreal, che coinvolse tutte le nazioni, con le loro migliori realizzazioni tecniche e scientifiche. Alla casa del “biscione” fu assegnato il compito di farsi interprete dell’universo a quattro ruote, con un mezzo che rappresentasse “la massima aspirazione dell’uomo in fatto di automobili”.

I progettisti Satta Puliga e Busso, per vestire la meccanica della nuova opera, chiesero la collaborazione di Bertone. Il carrozziere torinese affidò a Marcello Gandini il compito di sviluppare lo stile esterno ed interno. Visto il profilo del destinatario dell’incarico, non c’era alcun dubbio sul fatto che sarebbe riuscito a svolgere al meglio il suo compito. Il risultato si spinse oltre le più rosee aspettative, con linee di forte energia, molto apprezzate dai visitatori della grande fiera canadese.

L’eleganza sportiva di quella concept car fece breccia nel cuore del pubblico nordamericano (e non solo). Prese così forma l’idea di sviluppare anche una versione di serie del modello. Nella veste commerciale, l’Alfa Romeo Montreal fece il suo debutto in società al Salone dell’Auto di Ginevra nel 1970.

A differenza del prototipo originario, qui sotto il cofano anteriore pulsava in modo energico un motore V8 derivato dalla Tipo 33, portato a 2.6 litri di cilindrata e limitato a 200 cavalli di potenza massima. Sono passati 55 anni dal lancio di quella vettura: una ricorrenza anagrafica importante, per una proposta che ha lasciato traccia indelebile del suo passaggio nella storia della casa milanese.

Stiamo parlando di un’opera che si concede agli sguardi con grande vigore, per la forza del suo carattere espressivo. Questa splendida auto, negli ultimi anni, ha registrato un crescente interesse da parte dei collezionisti, dopo una lunga fase di letargo, che aveva fatto ristagnare verso il basso le quotazioni. Una giusta e meritata ricompensa, per la bontà delle sue doti.

L’Alfa Romeo Montreal fu prodotta fino al 1977. Anche se i numeri commerciali non raggiunsero i target sperati, il suo look conquistò il cuore degli appassionati, a tutte le latitudini. Dalla matita di Marcello Gandini venne fuori una silhouette molto suggestiva, in grado di incidersi con forza nell’apparato emotivo della gente.

Alfa Romeo Montreal
Foto Alfa Romeo

Fra gli elementi caratteristici del design vanno citate le “palpebre” che nascondono parzialmente i doppi gruppi ottici anteriori. Anche la finta presa d’aria NACA al centro del cofano anteriore si ritaglia il suo spazio visivo, come prezioso orpello estetico. Sui montanti posteriori spiccano le sei feritoie orizzontali, in grado di unire la funzionalità alla missione di raccordo con gli elementi grafici del frontale.

Per la spinta del modello fu scelto, come già detto, il cuore meccanico della 33 da gara, addomesticato per l’uso quotidiano. Sull’Alfa Romeo Montreal i cavalli al servizio del piacere sono 200, offerti a 6.500 giri al minuto. Possiamo dire quindi che il motore di questa creatura della casa automobilistica milanese è degno delle aspettative, oltre che intonato alla sportività del design.

Ne deriva una buona tempra prestazionale, ben rappresentata da alcuni dati: accelerazione da 0 a 100 km/h in 7 secondi netti e da 0 a 1000 metri in 27.5 secondi; velocità massima di 224 km/h. Se l’estetica e il motore della Montreal misero tutti d’accordo, non fu unanime il consenso nei confronti del telaio, ritenuto ai suoi tempi sottotono rispetto al resto.

Questo deturpava l’esperienza dinamica, rendendo la guida meno entusiasmante, per il comportamento poco prevedibile e di non facile gestione, specie se a condurre il mezzo c’era un cliente ordinario, non abituato all’uso di tuta e casco in pista. Discreto il mordente dei freni a disco autoventilanti Girling sulle quattro ruote, che assecondavano bene i bisogni degli utenti.

Il prezzo e i limiti dello chassis incisero sulle sorti commerciali dell’auto, che avrebbe meritato volumi di vendita molto più alti. Forse questo modello del “biscione” nacque al momento sbagliato, ma si è fissato comunque nella storia, con la forza delle sue credenziali. Oggi l’Alfa Romeo Montreal si sta prendendo la sua rivincita, grazie all’interesse crescente suscitato nell’universo dorato del collezionismo.

A rendere appetibile questa vettura, oltre al fascino dello stile e alla forza del motore, ci pensano i bassi numeri produttivi. Meno di 4 mila unità, infatti, presero forma nell’arco della sua permanenza in listino. Un plus oggi importante, per chi considera le auto come un ben rifugio oltre che come un oggetto di passione. Ai suoi tempi la Montreal diede una vivace pennellata di sportività alla gamma della casa automobilistica milanese, il cui blasone non ha mai smesso di brillare, nonostante alcune scelte manageriali inadeguate prese nel tempo, specie in epoca recente.

Fonte | Alfa Romeo Official Web Site

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