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Dodge Hornet: sospesa la produzione a Pomigliano in attesa di valutare l’impatto dei dazi

Il sito campano, già fortemente legato alla Panda, ha visto un drastico calo della produzione della Hornet nel primo semestre del 2025

Dodge Hornet

Stellantis ha deciso di sospendere la produzione della Dodge Hornet 2026 nello stabilimento di Pomigliano d’Arco, in Campania. La scelta è legata all’incertezza causata dalle politiche tariffarie statunitensi, fortemente volute dal presidente Donald Trump. La Hornet, progettata per il solo mercato nordamericano, doveva essere assemblata in Italia e poi esportata negli Stati Uniti, ma le tensioni commerciali hanno costretto il gruppo automobilistico a rivedere i piani. Stellantis ha dichiarato di voler «analizzare l’impatto dei dazi americani prima di definire una strategia industriale definitiva».

I dazi ormai imminenti costringono Stellantis a mettere in pausa la produzione di Dodge Hornet a Pomigliano

La Dodge Hornet condivide gran parte della piattaforma e della meccanica con l’Alfa Romeo Tonale, ed era considerata un modello chiave per rafforzare la presenza Dodge nel segmento dei crossover compatti negli USA. Tuttavia, le misure protezionistiche e l’attuale scenario geopolitico hanno messo in pausa il progetto. La situazione rischia di rallentare ulteriormente le attività industriali italiane destinate all’export verso gli Stati Uniti, in un momento già complesso per il mercato automotive globale.

La Dodge Hornet nasce dalla stessa piattaforma dell’Alfa Romeo Tonale, con una lunghezza di circa 4,5 metri, ed è stata progettata per il mercato americano, combinando design europeo e gusto statunitense per i SUV compatti. Tuttavia, il progetto è ora sospeso, mettendo a rischio non solo il modello ma anche la produzione nello stabilimento di Pomigliano d’Arco.

Dodge Hornet 2023

Il sito campano, già fortemente legato alla Panda, ha visto un drastico calo della produzione della Hornet nel primo semestre del 2025: solo 1.360 unità prodotte, con una flessione superiore al 90% rispetto all’anno precedente, secondo quanto riportato dalla Fim-Cisl. Dal secondo trimestre in poi, la fabbrica non ha praticamente più assemblato Hornet, segno che le riflessioni strategiche erano già in atto da tempo. Questa situazione alimenta le preoccupazioni per il futuro industriale del sito di Pomigliano e per le ricadute occupazionali che potrebbero derivarne.