in ,

Peugeot 204: 60 anni fa la prima “tutto avanti” del leone

Compleanno importante per la casa automobilistica francese. Mezzo secolo di vita per un suo modello innovativo.

Peugeot 204
Foto Peugeot

La Peugeot 204 non è un’auto che rapisce i sensi, per i suoi contenuti emotivi, ma è entrata nella storia del marchio francese. A lei va il merito di aver introdotto l’architettura del “tutto avanti” nel listino del “leone”. Entrata in scena per prendere il posto della 202, almeno in termini di posizionamento, seppe svolgere con grande dignità il suo compito. Fra i punti di forza del progetto, i contenuti innovativi portati al debutto.

La presentazione al pubblico avvenne nel mese di aprile del 1965, a Parigi. Sono passati 50 anni da quel momento. In realtà, la vettura era stata svelata già nel 1964 alla stampa e ai concessionari, ma quell’anteprima servì soltanto a sondare il campo. Ecco perché nella memoria storica, come anno di esordio ufficiale del modello viene preso il successivo.

La Peugeot 204 era una berlina rivoluzionaria. Come già scritto, prese idealmente il posto della 202, perché la successiva 203 era troppo pretenziosa rispetto ai canoni del segmento medio-basso del mercato. Il target posto ai progettisti della nuova automobile era tanto chiaro quanto impegnativo: bisognava garantire spazio interno ed abitabilità paragonabili a quelli di una 403, consentendo di trasportare 5 persone ad oltre 130 km/h, pur mantenendo consumi accettabili per la categoria di riferimento.

I tecnici seppero svolgere al meglio il loro compito, anche se il percorso prima delle consegne ai clienti fu abbastanza lungo. I primi prototipi di quella che era destinata a diventare la Peugeot 204 furono pronti già nel 1961. Due anni dopo, quando le lancette del tempo segnavano l’anno 1963, gli esemplari di preserie eseguirono i primi test su strada, in modo molto severo.

Break
Foto Peugeot

All’inizio del 1965 furono diffuse le prime foto ufficiali. Queste generarono subito un forte interesse commerciale al punto che, al lancio del 23 aprile presso il Palasport di Parigi, le vetture prenotate erano già nell’ordine delle 5.000 unità. Sin dal debutto, la nuova berlina seppe intercettare i gusti del pubblico, specie nel mercato domestico, presentandosi come un’automobile moderna e innovativa.

Sul piano stilistico si offriva agli sguardi con tratti originali, che tagliavano i ponti con le linee americaneggianti e pinnute della 404. Qui le forme recuperavano i volumi tondeggianti delle 203 e 403, ma in modo diverso e più personale. L’estetica della Peugeot 204, di impronta tipicamente francese, non fa strappare le vesti e non suscita intense passioni, ma intercettava il gradimento del pubblico di quegli anni.

Il look non era, inoltre, fine a se stesso, perché si coniugava ad una grande razionalità, come dimostrano gli spazi abitabili e i volumi di carico sorprendenti rispetto alle compatte dimensioni esterne. Le novità trovarono sfogo anche sottopelle. Qui fece il suo sbarco un motore a 4 cilindri XK4 a benzina da 1.130 centimetri cubi di cilindrata, disposto in posizione trasversale. Primo cuore interamente in lega leggera montato su un’auto francese, era in grado di spingere la vettura fino ad una velocità massima di ben 138 km/h, con la forza dei suoi 53 cavalli.

La Peugeot 204 fu la prima vettura del “leone” con propulsore e trazione anteriore. Sul fronte della trasmissione fu scelto per lei un cambio manuale a 4 marce, disposto in blocco con il motore e col differenziale. Una soluzione moderna e avanzata, capace di far invecchiare di colpo buona parte della concorrenza, ancora legata a motori e trazioni posteriori.

Come se non bastasse, questa berlina fu anche la prima del marchio a coniugare le sospensioni a ruote indipendenti su entrambi gli assi (avantreno a triangoli e retrotreno a bracci tirati) con i freni anteriori a disco. I contenuti, quindi, erano di ottimo livello rispetto al posizionamento e alla storia della casa automobilistica francese.

Inizialmente la vettura fu lanciata con un unico allestimento, il Grand Luxe, e l’opzione del tettuccio apribile. Il successo fu immediato e superiore alle più rosee aspettative. Così i manager transalpini decisero di allargare presto la gamma, con diversi altri allestimenti. Nel mese di ottobre del 1965 fu il turno della Peugeot 204 Break, variante giardinetta che portò al debutto questa denominazione, mantenuta fino al 2001.

Peugeot 204
Foto Peugeot

Poi giunse la versione Luxe, più economica e meno raffinata della Grand Luxe, per allargare il prodotto verso altre fasce di utenza. Il suo debutto avvenne nel marzo del 1966. Qualche mese dopo furono svelate al pubblico le Peugeot 204 coupé e 204 cabriolet a passo corto e con assetto ribassato, che sapevano toccare le corde emotive degli appassionati dall’indole più sportiva, nonostante lo stile non fosse quello rituale, essendo firmato dai designer interni, al posto del solito Pininfarina.

In queste due vesti si giovavano di un motore più potente, che spingeva la punta velocistica fino ai 145 km/h. Il tutto con un supplemento di prezzo contenuto rispetto alla berlina: appena il 20%. Uno degli elementi estetici più riusciti delle versioni coupé e cabriolet era lo specchio di coda, con la sua accattivante fanaleria, poi ripresa dalle sorelle più tranquille. Stesso travaso avvenne per il cruscotto a tre strumenti, che trovò posto sia sulle berlina che sulla station wagon a partire dall’anno seguente.

La Peugeot 204 coupé ebbe anche una discreta carriera sportiva, ma non erano certo le corse il suo principale obiettivo. A lei toccò il “titolo” di prima vettura del marchio a 3 porte, grazie al pratico ed ampio portellone posteriore, che facilitava le operazioni di carico e scarico, anche se i trasporti ingombranti non erano il suo forte. Apprezzata dalla clientela della versione cabriolet l’offerta, in opzione, a partire dall’autunno del 1967, di un hard-top in acciaio, che riparava meglio dalle intemperie, nei periodi più freddi e piovosi dell’anno.

La Peugeot 204 ebbe anche una variante Fourgonette, pensata come mezzo commerciale. In sostanza era una Break senza il divano e le porte posteriori. Così la capacità di carico si spinse a 1.5 metri cubi. Nessuna vettura sotto i 4 metri di lunghezza poteva competere con lei su questo fronte. In tale configurazione il modello portò al debutto in gamma il nuovo motore a gasolio da 1.255 centimetri cubi, affiancandolo all’unità a benzina da 1.1 litri. Si trattava del più piccolo diesel costruito in serie, nel periodo storico di riferimento.

Questo cuore trovò spazio, nelle fasi successive, anche sotto il cofano anteriore della Peugeot 204 Break. Tra il 1970 e il 1976, la vettura di cui siamo occupati nell’articolo lasciò progressivamente spazio alle nuove 304, che di fatto erano poco più di un restyling del modello, a riprova della bontà del progetto di partenza.