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Ferrari, secondo l’Economist sembra più un’azienda come Hermés che un produttore di auto

Ferrari rappresenta un’eccezione. Con meno di 14.000 auto vendute, la capitalizzazione di mercato di Maranello supera i 76 miliardi di euro.

operaio ferrari

Maranello è conosciuta in tutto il mondo come la patria indiscussa della Ferrari, simbolo indiscusso dell’ingegneria automobilistica italiana e dell’artigianato di altissimo livello. A dominare una rotatoria del paese, d’altronde, c’è il celebre Cavallino Rampante, emblema della casa automobilistica che ha riscritto le regole del settore. Per gli appassionati, tanto per intenderci, Maranello è più di un luogo geografico: è una meta di pellegrinaggio. Di questo grande simbolo, oltre che di questo brand stellare, ha parlato l’Economist con termini tra il lusinghiero e il sacrilego, perfino dissacrante.

Ferrari rappresenta un’eccezione nel panorama automobilistico globale. Se da un lato colossi come Stellantis vendono milioni di veicoli ogni anno (oltre 5,7 milioni nel 2024), Ferrari si distingue con meno di 14.000 auto vendute annualmente. Eppure, la capitalizzazione di mercato della casa di Maranello supera i 76 miliardi di euro, contro i soli 25 miliardi di Stellantis. Numeri che parlano chiaro: tra i marchi automobilistici, solo Tesla, Toyota e BYD valgono di più.

fabbrica ferrari

A guidare la nuova scalata c’è Benedetto Vigna, amministratore delegato dal 2021, con un passato in STMicroelectronics e una formazione da fisico teorico. Un outsider per l’industria dell’auto, ma perfetto per innovare un marchio ancorato alla tradizione. Per Vigna, Ferrari non è un semplice costruttore di supercar: è un marchio di lusso. Il celeberrimo magazine inglese (che ha tra i suoi azionisti di maggioranza la Exor di John Elkann) descrive Ferrari come un brand “allo stesso livello di Hermès o Rolex”

Il recente lancio della Ferrari F80, una hypercar da 3,6 milioni di euro, , afferma l’Economist, “è solo l’ultima dimostrazione di questa strategia”. Verranno prodotte soltanto 799 unità, e i clienti selezionati sono solo i più fedeli, ovvero quelli che già possiedono altri modelli, che partecipano ai saloni privati e che, talvolta, “pagano solo per essere considerati”.

ferrari f80

Nel frattempo, Ferrari ha aumentato le opzioni di personalizzazione estrema: verniciature su misura, interni in pelle pregiata, fibra di carbonio, dettagli unici che possono aumentare del 20-30% il valore di listino. Secondo Barclays, il prezzo medio delle Ferrari vendute nel 2025 supererà i 500.000 euro. Ecco dunque come si riesce a mantenere quel livello estremo di esclusività e rarità di un vero (verissimo) marchio di lusso.

La transizione elettrica è però la prossima sfida. Nel 2026 debutterà La Elettrica, prima Ferrari 100% elettrica. La casa di Maranello ha raddoppiato le dimensioni dello stabilimento per integrarla nella produzione senza compromettere le linee tradizionali. Tuttavia, la notizia di un ritardo di due anni sul secondo modello elettrico, atteso ora per il 2028, alimenta qualche incertezza sul futuro. Anche un brand come questo dovrà soffrire per la batteria nel pianale?