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La Ferrari F50 più cara di sempre è quella di Ralph Lauren

Orami le quotazioni del modello hanno raggiunto livelli spaziali.

Ferrari F50
Foto da sito RM Sotheby's

L’asta di RM Sotheby’s a Monterey ha spinto molte auto del “cavallino rampante” ben oltre le stime della vigilia. Abbiamo già parlato del valore strepitoso messo a segno da una Daytona SP3 su misura, ma anche una Ferrari F50 si è messa in bella mostra nella sessione di vendita californiana, dove ha spuntato un prezzo record, frantumando il primato della specie inciso in precedenza.

La splendida sportiva emiliana si è trasferita in una nuova casa dopo un’offerta da 9.245.000 dollari, pari a circa 7.920.000 euro. Mai un esemplare della stessa famiglia aveva raggiunto quotazioni del genere fino ad oggi. A fare la differenza ci hanno pensato alcuni fattori, che hanno reso ancora più speciale il lotto. Su tutti il fatto che l’auto giungesse dalla fantastica collezione di Ralph Lauren, di cui ci siamo occupati in altre occasioni.

Il celebre stilista americano, che detiene un vero e proprio impero nel settore della moda, vive un amore viscerale per le auto da sogno, custodite in grandi numeri nella sua villa faraonica. A dominare la scena ci pensano le Ferrari: su tutte una mitica 250 GTO. Non mancano vetture prestigiose e rare di altri marchi, come Bugatti e Alfa Romeo, solo per citarne un paio, ma sono le opere d’arte del “cavallino rampante” a dominare la scena.

Nella line-up delle stradali c’era pure una Ferrari F50 gialla del 1995. La stessa passata di mano nelle scorse ore, dopo una vivace contesa fra i potenziali acquirenti. Il gioco dei rilanci è giunto al suo epilogo con una cifra di aggiudicazione record.

Come riferito in un’altra circostanza, questo modello, negli ultimi anni, è entrato con forza nel cuore di tutti gli appassionati, anche di quelli inizialmente freddi nei suoi confronti, per l’ingombrante paragone con la F40. Il tempo ha fatto giustizia, regalando a questa magnifica supercar il ruolo che avrebbe sempre meritato. Stiamo parlando di un autentico capolavoro, dalla scheda tecnica strepitosa, anche col metro odierno.

Non sono tanto i numeri ad impressionare, sebbene di riferimento nel suo periodo storico, quanto le connessioni molto intime con le monoposto da Gran Premio. La Ferrari F50 è l’auto stradale più vicina a una Formula 1 che sia mai stata costruita. Non è un abuso linguistico o un’esagerazione retorica, ma il riflesso di un’essenza confortata da elementi oggettivi e inopinabili.

Ferrari F50
Foto da sito RM Sotheby’s

Sotto i suoi sensuali lineamenti, firmati da Pietro Camardella per Pininfarina, si nasconde davvero un bolide del Circus, opportunamente addomesticato per l’uso quotidiano, anche da parte di chi non indossa abitualmente tuta e casco. L’esemplare battuto all’asta da RM Sotheby’s a Monterey è uno dei due, fra quelli con specifiche statunitensi, a sfoggiare una suggestiva livrea in Giallo Modena, che si sposa perfettamente ai tratti flessuosi e scultorei della carrozzeria.

Quest’ultima si offre agli sguardi con note di fortissimo richiamo visivo anche da chiusa, ma l’apice del suo splendore giunge in configurazione aperta, quando l’estetica tocca il suo diapason. Ralph Lauren, dopo averla ricevuta da nuova, ha custodito l’auto nella sua collezione per circa 8 anni, giovandosi della sua magia. Poi il celebre stilista statunitense decise di cederla a un altro collezionista, che l’ha tenuta nella raccolta personale per 22 anni, riservandole le migliori cure.

Ora questa magnifica Ferrari F50 andrà a fare la gioia di un nuovo appassionato, pronto a deliziarsi delle sue doti. Per assicurarsi la sua compagnia ha speso una cifra altissima, che fissa il nuovo primato della specie. Sicuramente non se ne pentirà, anche perché a certi livelli le somme di denaro hanno un valore relativo, rispetto all’entità delle ricchezze in ballo.

A favore dell’esemplare, in termini di forza attrattiva, gioca anche la bassa percorrenza. Dal momento della prima consegna, infatti, sono stati macinati soli 8.700 chilometri. Tenuta a distanza dagli eventi pubblici, questa vettura del “cavallino rampante” è stata usata con il contagocce, ma regalando emozioni della miglior specie ad ogni uscita. Beato chi ha potuto giovarsi delle scariche di adrenalina connesse al suo impiego. Le stesse ora offerte al nuovo owner, che potrà esibire nel suo salone anche la certificazione Ferrari Classiche di cui l’esemplare gode.

Questa è, senza timore di smentita, una delle F50 più speciali in assoluto. I rilanci, andati oltre le stime della vigilia (che non superavano i 7.5 milioni di dollari), stanno a confermare la sua attrattività. Ora la gialla scultura dinamica della casa emiliana, con telaio ZFFTG46A2S0104798, può godersi il suo ruolo di primatista, insieme al nuovo compagno d’avventura.

Realizzata in soli 349 esemplari, la Ferrari F50 prese forma nel 1995, quando avvenne il suo lancio, per onorare il mezzo secolo di vita della casa di Maranello, con due anni d’anticipo sulla tabella di marcia. La corrispondenza anagrafica ebbe il suo sigillo al momento del congedo dell’auto dalla linea produttiva, quando le lancette del tempo segnavano l’anno 1997.

Terza discendente di quella stirpe di gioielli aperta dalla GTO del 1984 e proseguita con la F40 del 1987, questa supercar pagò dazio, almeno inizialmente, al superiore carisma delle antesignane, ma poi ha saputo guadagnare lo spazio che merita nel cuore degli appassionati di tutto il mondo, per la forza dei suoi contenuti ingegneristici e dinamici. Qui la purezza di guida si fa leggenda. Anche il sound è da antologia.

Ferrari F50
Foto da sito RM Sotheby’s

La nascita del modello fu fortemente voluta da Piero Ferrari, figlio del Commendatore, che diede un incarico ben preciso ai tecnici della casa di Maranello: costruire una vera Formula 1 stradale, connessa non solo in forma ideale e pubblicitaria ai bolidi del Circus. Gli ingegneri del “cavallino rampante” seppero interpretare al meglio le sue indicazioni, creando un prodotto di assoluta eccellenza.

La Ferrari F50 ha la sua base strutturale in un telaio monoscocca in fibra di carbonio, sul quale è imbullonato il motore che, insieme al cambio, svolge una funzione portante, come sulle monoposto da Gran Premio. Anche le sospensioni, di tipo push-rod, derivano da quelle delle auto della massima formula. L’apice della connessione si raggiunge però nel V12 aspirato da 4.7 litri, versione addomesticata di quello sceso in pista nel circuito iridato del 1992.

Per evidenti ragioni la cilindrata era più alta e la potenza più bassa, ma non ci si poteva certo lamentare dei 520 cavalli offerti al piacere dei sensi con una progressione entusiasmante e con un sound da antologia. Le prestazioni erano all’altezza, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in poco più di 3.6 secondi, da 0 a 1.000 metri in 21.7 secondi e una velocità massima nell’ordine dei 325 km/h. Oggi, forse, queste cifre non fanno impressione, ma ai suoi tempi erano di riferimento, sebbene la spinta della F40 fosse più incisiva, per la natura biturbo del suo propulsore e per la maggiore leggerezza, che compensava il deficit energetico, con l’avallo di una coppia più corposa.

Se la grinta era leggermente minore di quella della progenitrice, la finezza del comportamento stradale e la precisione chirurgica della sua guida segnavano nuovi standard, mai visti prima nella specie. Ancora oggi la Ferrari F50 viene celebrata per le sue doti dinamiche e per l’affiatamento che crea col pilota. Poi ci sono quelle vibrazioni, da Formula 1, al cui fascino è facile abbandonarsi. Poesia allo stato puro per chi ha gli ottani nel cuore. L’acquirente dell’esemplare giallo appartenuto a Ralph Lauren potrà ora giovarsi di tanta magia. Beato lui che, a suo piacimento, potrà scendere in garage per mettere in moto la sua belva gialla e deliziarsi delle sue incredibili doti.

Fonte | RM Sotheby’s