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“200 Stelvio”: auto storiche ASI per la festa del bicentenario del passo

Doveroso onorare i progressi nei trasporti e nella mobilità, che hanno avuto nobili espressioni infrastrutturali in Italia.

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Foto ASI

La rete viaria ha concorso in modo determinante al successo dei trasporti privati a quattro ruote. Prima dell’avvento dell’auto, però, c’erano già della “strade” (in realtà spesso simili a trazzere interpoderali). Un momento importante, sul piano delle connessioni, prese forma il 6 luglio 1825, con l’inaugurazione del passo e della strada dello Stelvio. Per celebrare i 200 anni di quello straordinario momento, l’ASI organizza un evento per auto storiche, che punta a mettere le candeline sulla torta.

Il rendez-vous, battezzato “200 Stelvio“, frutto della regia dei club federati “Valtellina Veteran Car” e “Veteran Car Team Bolzano”, si avvale dei patrocini del Ministero dei Trasporti, della FIVA e dello stesso ASI (Automotoclub Storico Italiano), oltre che della RAI. Quest’ultima sarà presente all’appuntamento con le sue Fiat 1500 del 1966 e Moto Guzzi T3 850 del 1982 (perché ci saranno anche le moto e le biciclette nel parterre).

La date da segnare in agenda sono quelle che vanno dal 4 al 6 luglio. Il tutto per scrivere l’evento in perfetta corrispondenza con i due secoli di vita celebrati. Con l’inaugurazione, 200 anni fa, del passo e della strada dello Stelvio, nacquero la via più alta d’Europa e il passo più alto delle Alpi.

Era quella un’opera di grande rilievo progettuale e costruttivo, i cui lavori ebbero il via nel 1820, seguendo il progetto dell’ingegner Carlo Donegani di Brescia. L’arteria di comunicazione si sviluppava sui versanti lombardo e tirolese. Collegava Bormio e Trafoi, giovandosi di 6 gallerie. La tela planimetrica contava in totale 84 tornanti, fra andata e ritorno, per un tragitto molto sinuoso.

L’arteria viaria iniziò a stuzzicare la fantasia dei primi ardimentosi automobilisti di fine ‘800, per alcune gare. Risale al 1898, infatti, la prima “Alpenfahrt” da Trafoi a Cortina organizzata dall’Automobile Club Austriaco. Oggi è giunto il momento di onorare l’importante ricorrenza anagrafica di quella grande opera ingegneristica. Il mondo del motorismo storico si è mobilitato per dare vita a “200 Stelvio”. Attese molte auto storiche (oltre a varie moto e biciclette).

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Foto ASI

In linea con la moda del momento, “200 Stelvio” sarà un evento “carbon neutral”, ovvero con bilancio di emissioni di CO2 pari a zero, grazie ad azioni combinate come l’uso di biocarburanti e operazioni certificate di riforestazione. Il programma prevede attività su entrambi i versanti dello Stelvio.

Venerdì 4 luglio i partecipanti si ritroveranno a Bormio e a Glorenza per l’accoglienza e la presentazione dei mezzi al pubblico. Scontata la forza di richiamo delle auto storiche (in questo caso ammesse se costruite fino al 1975). I gioielli d’annata sono pronti ad elargire felici stimoli sensoriali agli appassionati ma pure ai semplici curiosi. Nella giornata di sabato 5 luglio, alle ore 10.00, la parte dinamica dell’evento entrerà nel vivo, con la partenza da piazza Centrale di Bormio e dal borgo di Trafoi. Da qui i due cortei faranno capolino sul Passo dello Stelvio alle ore 12.00, dopo aver percorso la strada, per l’occasione chiusa al traffico.

Tra tutti i mezzi storici presenti verrà selezionata una rappresentanza per la “Festa dello Stelvio” in programma domenica 6 luglio. Qui entrerà in scena il meglio del parterre, per onorare nella forma più nobile (e oltre la dimensione dei numeri) il compleanno plurisecolare di cui ci stiamo occupando nel nostro articolo.

Con l’inaugurazione, il 6 luglio 1825, della strada e del passo dello Stelvio prese forma una grande storia. Quell’asse divenne un prezioso valico commerciale per collegare Austria e Italia, dando avvio anche a scambi turistico-culturali. Nello stesso scenario, come già scritto, si disputarono molti anni fa alcune impegnative competizioni per auto da corsa, oggi storiche di lungo corso: la “Alpenfahrt” austriaca, la “Coppa delle Alpi”, la “Corsa più alta del mondo: da Trafoi allo Stelvio” ed altre ancora.

Queste la tappe del Passo dello Stelvio:

  • 1818: stesura del progetto di fattibilità.
  • 1819: presentazione del progetto alla commissione infrastrutture austriaca.
  • 1820: approvazione del progetto definitivo e lancio della gara d’appalto, vinta dall’impresa di Pietro Poli e Antonio Talacchini.
  • 1820: nel mese di giugno vennero avviati i lavori sul versante sud (Bormio).
  • 1823: nel mese di maggio vennero avviati i lavori sul versante nord (Prato allo Stelvio e Trafoi)

Il processo di costruzione giunse al termine nel 1825, con il contributo di tremila operai attivi nei soli mesi estivi. La strada ultimata si presentava con 36 tornanti e 6 gallerie sul versante sud e con 48 tornanti sul versante nord.