Qui in Italia veneriamo ancora molte meraviglie del Biscione, dagli anni Ottanta in su, praticamente l’era in cui non era ancora giunto l’intervento di Fiat (alla fine dell’86). Non si possono però dimenticare delle glorie provenienti dagli anni Novanta, altrettanto gloriosi per progetti e motori che ancora oggi destano stime e rispetto per Alfa Romeo, casa che fu obiettivo primario di acquisizione persino per Ford. Tra i modelli che sono amati in Italia (e che lo saranno ancora per molto), c’è anche l’Alfa Romeo 155 2.5 V6.
A fare notizia, stavolta, è un esemplare in vendita Oltreoceano. Lo sappiamo, la 155 del 1996 è una vettura che rappresenta un capitolo particolare della storia Alfa. Negli anni Novanta, in Italia, le tasse sui motori oltre i 2,0 litri erano state finalmente abolite, permettendo a questa berlina di circolare senza il famigerato 38% di IVA aggiuntiva. Nonostante ciò, la 155 non brillò sul mercato: meno di 200.000 esemplari prodotti in sei anni, complice forse il passaggio dalla trazione posteriore della 75 alla piattaforma a trazione anteriore condivisa con la Fiat Tempra.
Sotto il cofano, però, c’è un pezzo di leggenda, ovvero il V6 Busso 2.5 litri a otto valvole, progettato dall’ex direttore tecnico Ferrari Giuseppe Busso. Con 164 cavalli, 200 Nm di coppia e un sound riconoscibile a chilometri di distanza, questo propulsore trasforma la 155 da “parente della Tempra” a vera Alfa da intenditori.
Il modello che è andato in vendita negli States in un annuncio su Facebook Marketplace offre un cambio manuale a cinque marce, cinghie e pompa dell’acqua recenti, oltre a vari aggiornamenti come ammortizzatori Koni gialli e cerchi Speedline originali. L’annuncio di questa 155 promette assenza di ruggine, aria condizionata funzionante (“di qualità gelato”, a detta del proprietario) e qualche tocco moderno come la retrocamera. Il contachilometri segna 119.000 km, circa 74.000 miglia: un chilometraggio più che accettabile per un’auto d’epoca.
Non mancano i difetti: vernice opaca sul tetto e qualche finestrino stanco. Ma si tratta di una versione aggiornata, con parafanghi svasati e un look decisamente più aggressivo. L’importazione è documentata e la manutenzione sembra in ordine, rendendola meno rischiosa di quanto si possa pensare.
Il prezzo richiesto, però (e qui arriva il bello), è di ben 13.000 dollari. Troppo per una berlina con un passato commerciale incerto. In Italia modelli simili e in condizioni eccezionali si trovano anche al di sotto dei 10mila euro. Considerato il gusto di guidarla così lontana dalla Penisola e la sua rarità nel contesto di vendita, potrebbe essere persino accettabile.