La nuova era di Dodge si sta scrivendo tra incertezze e scelte sperimentali. Dopo l’uscita di scena dell’ex CEO a fine 2024, la casa automobilistica sta cercando di riallineare la propria identità. In cima alla lista delle questioni aperte c’è la gamma Dodge Charger, che potrebbe presto accogliere una vecchia conoscenza, il motore Pentastar V6 da 3,6 litri.
Dopo l’addio all’amato motore HEMI V8, molti appassionati si sono sentiti “traditi”. La nuova Dodge Charger, infatti, è stata accolta con freddezza da chi sognava ancora una muscle car dal rombo inconfondibile. L’elettrificazione ha preso il sopravvento, con modelli come la Charger Daytona R/T e la Scat Pack, dotati di motori elettrici da 496 e 670 CV. Eppure, nonostante le performance, l’anima HEMI sembra essere scomparsa, anche se Dodge ha provato a replicarne il sound tramite l’impianto Fratzonic Chambered Exhaust, che però ha diviso il pubblico.
Stellantis, però, potrebbe cambiare rotta, ed emergono voci sempre più insistenti sul ritorno del V6 Pentastar, una soluzione già ampiamente testata e ancora in produzione presso diversi stabilimenti in Michigan e in Messico. L’unità, lanciata nel 2009 e aggiornata nel 2016 con nuove tecnologie e un migliore rendimento, è arrivata su numerosi modelli Chrysler, Jeep, Ram e naturalmente Dodge.
Secondo le indiscrezioni, una Charger con motore Pentastar potrebbe posizionarsi intorno ai 50.000 dollari, offrendo un’alternativa più accessibile rispetto alle versioni elettriche (come la Daytona da oltre 59.000 dollari) e a quelle future con motore Hurricane da 76.000 dollari. Una mossa che andrebbe incontro a chi cerca prestazioni termiche a un prezzo più abbordabile, mantenendo vivo lo spirito muscle pur in un contesto più sostenibile. Inoltre, teaser e fughe di notizie, come le foto trapelate dallo stabilimento Stellantis a Kokomo, in Indiana, con l’indicazione “PX”, ovvero “Phoenix”, nome in codice del Pentastar, hanno alimentato le speculazioni.
Al momento manca una conferma ufficiale. Ma se il V6 Pentastar tornasse davvero sotto il cofano della Dodge Charger, potremmo assistere non solo a un revival tecnico, ma anche a un ritorno alle radici, in grado di soddisfare gli affezionati alla muscle car.