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Ferrari 512 BBi: la Brigitte Bardot delle auto da mettere assolutamente in garage

Il termine iconico è spesso abusato nell’era moderna, ma per questo gioiello calza alla perfezione.

Ferrari 512 BBi
Foto da profilo Facebook RM Sotheby's

Una Ferrari 512 BBi del 1982 è all’asta on line sul sito di RM Sotheby’s. Le offerte sono in corso e si avvicinano progressivamente ai valori di stima. Gli specialisti prevedono rilanci massimi fra i 200 e i 250 mila dollari (pari rispettivamente, col cambio odierno, a 180 mila e 225 mila euro). Tra poche ore sapremo come andrà a finire, visto che la chiusura delle operazioni di vendita è prevista per le ore 18 della giornata di domani.

La vettura in catalogo appartiene all’evoluzione finale della Berlinetta Boxer. Abbina il suo motore 12 cilindri piatto all’iniezione Bosch, per migliorare la guidabilità e la coppia. La Ferrari 512 BBi proposta alla tentazione dei potenziali acquirenti è una delle 1.007 costruite. Si tratta, nello specifico, di quella con telaio numero 39927.

La classica vernice esterna Rosso Corsa ne valorizza i tratti meglio di qualsiasi altro cromatismo: direi che non esistono scelte alternative per un modello del genere, se si punta davvero al top, anche sul piano storico e culturale. L’abitacolo è nel segno del nero e dei colori scuri, con qualche nota di luce a rompere la monocromia. Qui avrei preferito delle pelli in tinta cuoio naturale, ma anche così va bene.

Il fatto che l’esemplare di cui ci stiamo occupando abbia percorso poco più di 72.000 chilometri e che abbia subito in tempi recenti una assistenza meccanica ne aumenta l’appetibilità. Questa vettura, attualmente di stanza a Miami (USA), offre un mix avvincente di prestazioni, rarità e stile.

Ricordiamo che la Ferrari 512 BBi fece il suo debutto in società nel 1981. Rispetto allo step precedente cambiava l’alimentazione, non più affidata ai quattro carburatori Weber a triplo corpo, ma al sistema a iniezione Bosch K-Jetronic. Da qui la “i” finale aggiunta al nome del modello.

Questa modifica ebbe un effetto trascurabile sulle prestazioni assolute, ma la coppia ai medi regimi aumentò in modo significativo, rendendo l’auto più fluida e gradevole nelle sue dinamiche, anche se a costo di un minore romanticismo di guida.

Lo scatto da 0 a 100 km/h veniva liquidato in circa 6 secondi, quello da 0 a 400 metri in 14.2 secondi. Per percorrere il chilometro con partenza da fermi bastavano (e bastano) 25.1 secondi. La velocità massima della Ferrari 512 BBi si spingeva oltre la soglia dei 280 km/h. In quegli anni erano cifre spaziali. Ancora oggi dicono tanto, specie tenendo conto del fatto che non sono contaminate da apporti digitali, capaci di incidere negativamente sulla sfera emotiva.

Ferrari 512 BBi
Foto da profilo Facebook RM Sotheby’s

L’esemplare di cui ci stiamo occupando pare che fu consegnato originariamente in Francia. Si ritiene che sia stato importato negli Stati Uniti nel 2019. I due dati sono in attesa di conferma, perché al momento della catalogazione del lotto non era disponibile alcuna documentazione che avallasse tali affermazioni.

Con un’auto di questo calibro si viene proiettati in una dimensione eterea, ad alta intensità di coinvolgimento, frutto di una miscela preziosa di storia, fascino, musicalità meccaniche, feedback tattile e molto altro. Roba che le “green car” possono soltanto sognare. Con la “vecchia rossa” non bisogna spingersi al limite per ottenere delle ricompense sensoriali del più alto livello.

L’aspetto stilistico della Ferrari 512 BBi è inebriante. I suoi tratti sono sensuali e pungenti. Esprimono sportività ed eleganza, in una perfetta miscela. Questa vettura ha un aspetto scultoreo. Sicuramente merita di essere inserita fra le più grandi opere d’arte plasmate dall’uomo. Pininfarina ha saputo interpretare egregiamente il compito di vestirla, conferendo al design uno splendore unico, destinato all’eternità.

Siamo al cospetto della Brigitte Bardot delle auto. Le due lettere presenti nella sigla, anche se ufficialmente stanno per Berlinetta Boxer, evocano le iniziali della divina attrice francese. Cuore pulsante della Ferrari 512 BBi è un prestigioso motore a 12 cilindri da 5 litri di cilindrata, disposto alle spalle del pilota. Questa unità propulsiva aspirata, con angolo di 180 gradi fra le bancate, eroga una potenza massima di 340 cavalli.

I suoi allunghi sono memorabili, come le sonorità meccaniche generosamente elargite al piacere dell’udito: autentica poesia per le orecchie degli appassionati. Il grande direttore d’orchestra Herbert von Karajan fu uno dei suoi maggiori estimatori. L’esemplare della specie proposto da RM Sotheby’s alla tentazione dei potenziali acquirenti offre una ghiotta opportunità ai collezionisti dal palato più raffinato.

Fonte | RM Sotheby’s