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Le Ferrari V8 alleggerite e potenziate oggi iconiche più che mai | Video

Tuffo nella magia del mito, con alcuni gioielli del recente passato.

Ferrari V8
Screen shot da video YouTube TheZaidChronicles

Le Ferrari a motore posteriore centrale che declinano in chiave più sportiva le berlinette V8 della casa di Maranello sono autentiche delizie per il palato degli intenditori (e non solo). Oggi le passiamo in rassegna, giovandoci di un video pubblicato nelle scorse ore in rete. Quattro le auto protagoniste del filmato. Sono una più seducente dell’altra e scrivono note molto felici nella storia del “cavallino rampante“. I nomi fanno vibrare l’apparato emotivo: 360 Challenge Stradale, 430 Scuderia Spider 16M, 458 Speciale e 488 Pista.

Ad accompagnarle, nella narrazione, ci pensa la nuovissima Ferrari 296 Speciale, che proietta la specie nel presente e nel futuro, ma si tratta di una vettura a 6 cilindri, quindi diversa dal target di questo articolo, nonostante esprima un livello di performance nettamente superiore alle altre.

Le “rosse” V8 di cui ci stiamo occupando esprimono numeri pazzeschi, ma sono state pensate soprattutto per il migliore divertimento di guida. Qui il piacere dell’anima è più importante delle metriche, per quanto queste siano di riferimento in tutto il gruppo di auto oggetto di trattazione.

Nel video si racconta come ogni step della famiglia in esame abbia prodotto un’evoluzione rispetto a quanto proposto prima e si spiegano le ragioni della venerazione nei confronti di questi gioielli. Vengono proposte anche delle riflessioni sul perché la 296 Speciale, nonostante il suo V6 biturbo e ibrido, sia degna di continuare la tradizione del gruppo. Prima di passare la palla ai fotogrammi, facciamo un ripasso delle Ferrari V8 protagoniste delle riprese.

Ferrari Challenge Stradale

Ferrari 360 Challenge Stradale
Foto Ferrari

Ha più di 20 anni, ma non li dimostra. Il suo spirito è ancora brillante e fa più luce di quello della stragrande maggioranza delle auto sportive moderne. Portata al debutto nel mese di marzo del 2003, al Salone di Ginevra, la Ferrari 360 Challenge Stradale ha un rapporto intimo con le corse. Nacque come versione estrema della 360 Modena, spingendo ancora più in alto i suoi già eccellenti contenuti. Rispetto alla coupé “standard” aveva una matrice più racing e un carattere più vigoroso. Bastava uno sguardo anche distratto per cogliere, già nella carrozzeria, un maggiore livello di grinta.

Con lei gli uomini di Maranello scrissero un nuovo atto nel solco della tradizione del marchio, sempre molto attivo nella realizzazione di vetture direttamente derivate dalle corse. Qui il legame era con le omonime sportive impegnate nei campionati monomarca e con le “belve” da gara usate nei campionati GT.

La Ferrari 360 Challenge Stradale portava su strada la purezza delle auto focalizzate sugli aspetti funzionali e prestazionali, per esprimersi al meglio sui nastri d’asfalto di tutto il mondo. I tecnici della casa di Maranello usarono una ricetta collaudata: riduzione del peso, aumento della potenza, affinamento dell’assetto, dei freni e dell’aerodinamica. La formula giusta per allearsi meglio con il cronometro. L’indole più corsaiola del modello, rispetto alla 360 Modena, si coglieva immediatamente.

Una volta in azione, emergeva subito l’handling preciso e sincero, per danzare con gioia da una curva all’altra. Grazie alla minore altezza da terra, i trasferimenti di carico furono ulteriormente ridotti, elargendo brividi sensoriali della specie più nobile. La crescita del carico deportante fu addirittura del 50% rispetto all’auto di partenza. Aprendo le portiere, si scopre un abitacolo scarno ed essenziale, come sui bolidi da pista.

Cuore pulsante della Ferrari 360 Challenge Stradale è un motore V8 da 3.6 litri di cilindrata, con 425 cavalli di potenza massima, esercitati su un peso di appena 1.180 chilogrammi. Lo scatto da 0 a 100 km/h viene liquidato in 4.1 secondi, quello da 0 a 1.000 metri in 22.0 secondi. Tocca quota 300 km/h la punta velocistica. I freni carboceramici assicurano frenate perentorie, con un’ottima resistenza al fading.

Ferrari Scuderia Spider 16M

Ferrari Scuderia Spider 16M

Questa “rossa” è di uno splendore estremo. La sua estetica è mozzafiato. Evoca, in qualche modo, le Sport scoperte degli anni romantici dell’automobilismo, ma in una tela di classe che la rende degna dei migliori concorsi d’eleganza. La Ferrari Scuderia Spider 16M guadagna immediatamente l’attenzione degli occhi e uno spazio nel cuore di ogni amante delle automobili e, più in generale, della bellezza.

Versione dall’animo racing della F430 Spider, ne eleva ulteriormente la grinta, spingendola a livelli da corsa. Possiamo parlare di un sogno scoperto destinato all’eternità. Nata per celebrare il sedicesimo titolo mondiale costruttori guadagnato dalla casa di Maranello in Formula 1, questa creatura offre a cielo aperto i brividi di una guida chirurgica e coinvolgente, accompagnata da un sound prezioso, che concorre alla causa dell’appagamento sensoriale. Parlare di un’auto speciale è riduttivo: qui si è nel campo dell’arte.

La Ferrari Scuderia Spider 16M è stata un dono di alto rango fatto ai collezionisti, che si sono messi in fila per cercare di assicurarsi uno dei 499 esemplari del modello. Il debutto avvenne quando le lancette del tempo segnavano l’anno 2008. A questa “rossa” andò subito il primato fra le stradali aperte sulla pista di Fiorano, dove girava su tempi addirittura inferiori a quelli messi a segno dalla mitica F50. Il segno del progresso.

Sotto le seducenti forme della carrozzeria trova accoglienza un motore V8 da 4.3 litri di cilindrata che eroga la bellezza di 510 cavalli di potenza massima, su un peso a secco di 1.340 chilogrammi. Quanto basta per liquidare in soli 3.7 secondi il passaggio da 0 a 100 km/h e per poi spingersi con grande foga fino alla punta velocistica di 310 km/h. Anche qui, come sulla 360 Challenge Stradale, la ricetta degli uomini del “cavallino rampante” per elevare il profilo prestazionale ed emotivo del modello di partenza (F430 Spider) è stata imperniata, principalmente, su due elementi: superiore potenza e maggiore leggerezza.

Il resto del lavoro, pure in questo caso, si è focalizzato su una migliore efficienza dell’aerodinamica, dell’assetto e dell’impianto frenante. L’esito degli sforzi? Una “belva” da sogno, godibile a cielo aperto. Sulla Scuderia Spider 16M si vivono emozioni uniche, che si fissano in modo indelebile nell’anima di chi le sperimenta. Chapeau!

Ferrari 458 Speciale

Ferrari 458 Speciale
Foto Ferrari

Il suo nome fa esplodere di entusiasmo, perché è una delle sportive più belle e coinvolgenti dell’era moderna. Travolgente il fascino di questa creatura, al pari delle sue doti ingegneristiche e prestazionali. La Ferrari 458 Speciale, nel suffisso di fine sigla, si concede una parola che descrive meravigliosamente bene la sua caratura.

Incredibile la freschezza di cui è portatrice, nonostante abbia più di 10 anni sulle spalle. Mezzi del genere, come è facile intuire, non passano mai di moda. Qui le rughe del tempo non hanno diritto di cittadinanza. I tratti espressivi della carrozzeria sono di uno splendore incredibile. Credo che, con lei, la famiglia delle special edition potenziate e alleggerite abbia raggiunto il suo apice in termini di fascino. Lo stile di questa supercar è davvero eccitante. Coniuga al meglio le note dell’aggressività a quelle dell’eleganza. Impossibile pretendere di più.

Rispetto alla splendida 458 Italia, da cui deriva, esprime un livello di grinta superiore, senza turbare l’armonia compositiva della silhouette disegnata da Pininfarina. Svelata nel mese di agosto del 2013, la Ferrari 458 Speciale ha subito messo d’accordo tutti, per l’appeal esclusivo e senza note stonate. Ancora oggi continua ad incantare gli appassionati, con un’intensità forse maggiore di quando fece il suo debutto. Come riferito in un’altra circostanza, questa “rossa”, nata nella culla dell’arte automobilistica, offre una fusione unica di prestazioni, potenza e stile. Umanamente impossibile non innamorarsene.

Progettata per prendere idealmente il posto della 430 Scuderia, si è spinta molto oltre, definendo le nuove metriche della specie in esame. Sotto il cofano posteriore di questa suggestiva berlinetta trova spazio un motore V8 aspirato da 4.5 litri di cilindrata, che suona come un violino. Il sound orchestrale accompagna le danze dei 605 cavalli di potenza massima, aggiungendo splendore ad un’esperienza dinamica del più alto livello. Grazie anche al peso a secco di soli 1.290 chilogrammi, l’accelerazione da 0 a 100 km/h passa in archivio dopo 3.0 secondi, mentre allo scoccare dei 9.1 secondi i 200 km/h con partenza da fermo passano già nel mondo dei ricordi. La spinta prosegue feroce fino alla punta velocistica, di oltre 325 km/h.

Di notevole rango il carico deportante infuso dall’accurato studio aerodinamico, per un grip sempre al top. Il corpo vettura della Ferrari 458 Speciale manipola l’aria in modo magistrale, garantendo un’aderenza straordinaria e una stabilità impressionante. Le sensazioni di guida sono inebrianti. Sembra che il conducente dialoghi con il mezzo, senza filtri e in modo chiaro e diretto, per un’intesa immediata e premiante sul piano del godimento.

Ferrari 488 Pista

Ferrari 488 Pista

Presentata al Salone di Ginevra del 2018, questa vettura trae ispirazione dalle 488 GTE e 488 Challenge. Da qui giunge il travaso tecnologico che ha permesso di elevare ulteriormente il già altissimo livello di performance della 488 GTB, di cui è la versione estrema.

Anche se il look perde qualche punto in termini di splendore rispetto a quest’ultima, la Ferrari 488 Pista è proprio una gran bella macchina, di quelle che lasciano totalmente senza fiato. I muscoli sembrano di un culturista e vogliono quasi scappare fuori dalla carrozzeria, per prendere a pugni le rivali, con la forza del “cavallino rampante”.

A lei, come già successo per le progenitrici, è toccato il compito di trasferire l’esperienza racing del marchio su un prodotto stradale. Il risultato è una vettura sportiva ad alte prestazioni che conquista i sensi, in tutte le dimensioni: dall’estetica all’ingegneria, dalla guidabilità a tutto l’asse emotivo, anche se il sound è di livello meno coinvolgente rispetto alle auto che la precedono in questa lista.

L’energia dinamica della Ferrari 488 Pista giunge da un motore V8 biturbo da 3.9 litri di cilindrata, in grado di sviluppare una potenza massima di 720 cavalli, a 8.000 giri al minuto. Ai suoi tempi, nessuna unità propulsiva di pari frazionamento e cilindrata faceva meglio, a riprova della leadership ingegneristica della casa di Maranello. Ampio l’uso di materiali leggeri come la fibra di carbonio, che contribuisce alla riduzione del peso, dando un ulteriore e felice apporto alla tela dinamica del modello, ancora più incisivo della 488 GTB. Siamo al cospetto di una delle “rosse” più racing dell’era moderna.

La Ferrari 488 Pista è uno strumento chirurgico che aggredisce le curve e i rettilinei con una forza spaventosa. Di riferimento il quadro prestazionale, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.85 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.6 secondi. La velocità massima si spinge oltre la soglia dei 340 km/h. Anche se i numeri sono al top, non riescono ad illustrare in pieno lo splendore di questa sportiva, che porta su un’auto stradale il più alto livello di transfer tecnologico dal mondo delle corse. Il suo temperamento regala scariche di adrenalina stellari. Possiamo parlare di una degna discendente di quella nobile stirpe aperta dalla 360 Challenge Stradale e poi proseguita con la 430 Scuderia e la 458 Speciale, di cui ha preso idealmente il posto, coi galloni della nobiltà.

Fonte | Ferrari