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Test dell’alce per Alfa Romeo Junior Hybrid: ecco come si comporta il SUV compatto

Un nuovo video di KM77 mostra il comportamento di Alfa Romeo Junior Hybrid nel Moose test

Alfa Romeo Junior Hybrid

Alfa Romeo Junior Hybrid è stato sottoposto al test dell’Alce. In un video pubblicato dal sito spagnolo Km77.com è possibile vedere come si è comportato in questo test il recente modello entry level della casa automobilistica del biscione. Come sappiamo questa prova è considerata molto importante in quanto mette in evidenza il comportamento dinamico di una vettura evidenziando eventuali situazioni che potrebbero rappresentare delle vere difficoltà per il conducente in determinate condizioni.

Ecco come è andato il Moose Test per Alfa Romeo Junior Hybrid

Il test dell’alce, o Moose Test, a cui Alfa Romeo Junior Hybrid è stato sottoposto, simula una manovra d’emergenza per evitare un ostacolo improvviso sulla strada. Il pilota guida l’auto a velocità costante e, giunto a un punto preciso, esegue una brusca sterzata per evitare l’ostacolo, seguita subito da una sterzata opposta per tornare nella corsia. La prova viene ripetuta a velocità sempre maggiori, fino a quando la vettura perde aderenza o inizia a sbandare.

Nel test dell’alce, la nuova Alfa Romeo Junior Mild Hybrid da 145 CV ha mostrato un comportamento sicuro e prevedibile, ma ha raggiunto solo i 72 km/h, un risultato paragonabile a quello di un’Audi A3. Nonostante le aspettative più alte per un modello del Biscione, il B-SUV ha evidenziato alcuni limiti: rollio marcato, aderenza ridotta all’anteriore e sottosterzo a velocità elevate. Gli pneumatici Goodyear EfficientGrip Performance 2 non hanno garantito il grip necessario, contribuendo alla prestazione sotto le attese. In alcuni casi, la ruota posteriore destra si è persino sollevata, segnalando un comportamento dinamico migliorabile.

Alfa Romeo Junior Hybrid

In curva, Alfa Romeo Junior Hybrid evidenzia una perdita di aderenza sull’asse anteriore (sottosterzo) più precoce del previsto, mentre la ruota posteriore interna tende a sollevarsi da terra, rimbalzando due volte prima di ristabilire l’equilibrio. Le condizioni climatiche sfavorevoli hanno inciso anche sulla frenata: dopo tre prove di agilità tra i coni, l’impianto ha mostrato un calo di efficacia. Nonostante ciò, la Junior si è comportata bene in questo esercizio, facendo segnare un tempo migliore rispetto alla Mazda CX-60 diesel e molto vicino a quello della Renault Rafale E-Tech, dimostrando buona agilità complessiva.