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Villa d’Este 2025, all’asta una rarissima Abarth OT 1300 mai restaurata

Mai restaurata e venduta come progetto di conservazione, la Abarth OT 1300 è una straordinaria opportunità per i collezionisti più esigenti.

Un’icona intramontabile della tradizione motoristica italiana sarà tra i protagonisti della prestigiosa asta organizzata da Broad Arrow Auctions durante il Concorso d’Eleganza Villa d’Este, in programma il 25 maggio. Si tratta della Fiat Abarth OT 1300 del 1966, telaio n.0047, proposta come lotto 235. Si tratta di un modello rarissimo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Targa Florio, una delle corse più dure e affascinanti dell’automobilismo storico.

Realizzata da Abarth in edizione limitata per le competizioni del Gruppo 4, questa variante della “Omologata Turismo” è equipaggiata con un motore posteriore 4 cilindri in linea da 1.298 cc, capace di erogare 147 CV a 8.800 giri/min, abbinato a un cambio manuale a 5 rapporti e differenziale autobloccante.

 Abarth OT 1300

Particolarità distintiva è il celebre “periscopio” sul tetto, sistema innovativo per il raffreddamento, che è diventato un’icona visiva di questo modello. Questa splendida Fiat Abarth fu inizialmente targata nel 1966 dal pilota torinese Fiorenzo Genta e trionfò nella classe GT 1.3 alla Targa Florio del 1967, partecipando anche nelle edizioni 1968 e 1969. In tutte e tre le occasioni, la vettura arrivò al traguardo, un risultato senza dubbio notevole per una corsa così selettiva e impegnativa.

Ancora oggi conserva l’adesivo della revisione tecnica del 1969 emesso dall’Automobile Club Palermo. Successivamente, la vettura risulterà acquistata da Vincenzo Osella, fondatore della leggendaria Osella Corse e figura cardine nel mondo Abarth. Passò poi nelle mani del rallista francese Jean-François Thaon, prima di essere conservata per quasi quattro decenni dall’attuale proprietario, che la acquisì nel 1988.

 Abarth OT 1300

Mai restaurata e venduta come progetto di conservazione, la Abarth OT 1300 rappresenta una straordinaria opportunità per i collezionisti più esigenti. Tra eredità sportiva, design autentico e fascino meccanico, questa macchina racconta una delle pagine più romantiche del motorsport italiano. Non resta che attendere il Concorso d’Eleganza Villa D’Este per poterla ammirare.