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FCA in BORSA: analisi, notizie, mercati (26-30 novembre)

Finalmente il Piano industriale FCA per la piena occupazione in Italia

Fca in Borsa guadagni del titolo

La notizia della settimana (price sensitive) che ha ridato fiato al titolo FCA in Borsa è stata l’ipotesi balenata dalla stampa che il Gruppo Fiat Chrysler possa scorporare anche Comau, l’azienda di robotica, dopo aver recentemente venduto Magneti Marelli al fondo Usa Kkr.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg la decisione sull’eventuale cessione di Comau non dovrebbe essere comunque presa prima del prossimo anno mentre la valutazione potrebbe arrivare a 1,5-2 miliardi.

Probabile che la risalita del titolo in Borsa abbia già scontato in parte questa possibile maggior creazione di valore per la società, ma vediamo più da vicino l’analisi tecnica della settimana per l’azione FCA, che riesce a salvarsi ad inizio settimana difendendo il livello dei 14 euro per poi inanellare una candela rialzista portentosa il martedì (sulla notizia della vendita Comau) arrivando a chiudere venerdì a 14,57 euro dopo aver fatto segnare un massimo settimanale a 14,98.

Grafico titolo FCA in Borsa (agosto-novembre 2018)

Sopra i 15 euro avremo la prima conferma per puntare ad un’accelerazione rialzista che potrebbe toccare i massimi fatti segnare dal titolo a settembre (15,50-15,80), risalita agevolata anche dal clima più disteso nell’interlocuzione del Governo con l’Europa.

Il Piano degli investimenti FCA per la piena occupazione in Italia

Questi i punti salienti dell’incontro con i sindacati tenutosi a Torino il 29 novembre, comunicati al mercato ed alla stampa dal nuovo responsabile FCA dell’area EMEA Pietro Gorlier, decisioni di estrema importanza per il futuro del Gruppo:

  • Il totale degli investimenti di FCA in Italia ammonterà a più di 5 miliardi di Euro per il periodo 2019-2021.
  • Il Piano industriale di FCA in Italia prevede il lancio di 13 nuovi modelli o restyling di modelli esistenti, oltre che nuove motorizzazioni con impiego diffuso di tecnologia ibrida ed elettrica.
  • Con i 3 progetti relativi alla produzione della Fiat 500 elettrica, del Suv Alfa Romeo e della Jeep Compass negli stabilimenti italiani partiamo domattina, gli investimenti sono già avviati.
  • L’uscita dal diesel di FCA è stata rinviata a dopo il 2022 e non è ancora stata comunicata una nuova data.
  • Il Piano industriale per l’Italia 2019-2021 garantirà la piena occupazione.
  • Nello stabilimento di Cassino oltre ai restyling di Giulia e Stelvio (che prevedranno l’installazione della tecnologia plug-in ibrida) verrà prodotto il nuovo Suv medio Maserati.
  • La Fiat 500 elettrica che sarà prodotta a Mirafiori e arriverà su strada nel primo trimestre del 2020 porterà nello stabilimento la piena occupazione dal 2020.
  • Non è il momento per portare la produzione della Fiat Panda in Polonia, a Pomigliano verrà prodotto anche il suv compatto Alfa Romeo oltre ad una versione elettrica della Panda.
  • Nello stabilimento di Melfi è stato confermato l’arrivo della Jeep Compass oltre alla Jeep Renegade ibrida.

Infine secondo alcune indiscrezioni (fonti interne all’Unione Europea) il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe imporre dazi sulle auto importate negli USA da tutti i Paesi eccetto Canada e Messico dopo la riunione del G20 a Buenos Aires.

La tassa potrebbe ammontare al 25% ed andrebbe a colpire tutte le automobili, senza alcuna distinzione in base alla tipologia dei veicoli.

Non proprio una buona notizia per le esportazioni oltreoceano della Jeep Renegade prodotta nello stabilimento italiano di Melfi.

Leggi anche le puntate precedenti della rubrica FCA in Borsa:

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