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Maserati: per il futuro ottimismo e preoccupazione si confondono

Le problematiche che affliggono la Maserati di Modena, e non, sono sotto gli occhi di tutti ormai da diversi mesi

Maserati Modena
Lo stabilimento Maserati di Viale Ciro Menotti, a Modena

Nella complessa situazione che sta affrontando Maserati in questo ultimo periodo sembra che l’ottimismo, quello del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, debba scontrarsi con la preoccupazione delle sigle sindacali e della politica locale.

Il recente incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy con Stellantis pare abbia prodotto meno garanzie di quelle paventate dal Ministro Adolfo Urso in relazione ai possibili investimenti destinati agli impianti a marchio Maserati di Modena e a quelli della VM di Cento. Ne deriva, quindi, una quasi perfetta specularità fra ciò che preoccupa e ciò che fa tirare un sospiro di sollievo.

Ecco come sono andate le cose al Ministero nell’incontro con Stellantis sulle sorti della Maserati di Modena

Le problematiche che affliggono la Maserati di Modena sono sotto gli occhi di tutti ormai da diversi mesi. Il recente tavolo convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con Stellantis ha prodotto un non velato ottimismo proveniente dalle dichiarazioni del titolare del Ministero citato, appunto Adolfo Urso, accanto a prospettive di ulteriore preoccupazioni provenienti dalle sigle sindacali e dalla politica regionale.

Accanto al pessimismo delle sigle sindacali è infatti emerso il punto di vista dell’assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali della Regione Emilia Romagna, Vincenzo Colla. L’assessore ha infatti chiesto a Stellantis un piano complessivo utile per tenere conto “del tema delle necessarie garanzie occupazionali e degli investimenti innovativi per Maserati e VM”, ha ammesso. La volontà del governo regionale locale è quella di avere a disposizione “un progetto all’altezza” utile per non ridimensionare Maserati e VM che rappresentano veri e propri simboli della Motor Valley emiliana.

Va detto però che entro il prossimo mese di luglio la fase di confronto tra Stellantis e il Ministero, accanto a regioni e sigle sindacali sulla gestione degli stabilimenti italiani del Gruppo si concluderà necessariamente. Una condizione che preoccupa il governo regionale locale in virtù dell’ampio ricorso agli ammortizzatori sociali, così come del silenzio sul futuro produttivo della Vm di Cento e sulla effettiva dismissione dell’Innovation Lab di casa Maserati a Modena. Per questi motivi l’assessore Colla ha chiesto “impegni precisi e trasparenti” in merito alla produzione di nuovi modelli a marchio Maserati, così come nel caso dei modelli elettrici già annunciati.

Le sigle sindacali mostrano ulteriori preoccupazioni

Non risultano meno preoccupate le voci delle sigle sindacali. Per la FIOM CGIL Nazionale è intervenuto il coordinatore automotive, Maurizio Oreggia, che ha ammesso come le preoccupazioni della vigilia sono state confermate dal tavolo convocato al Ministero. Secondo lo stesso Oreggia “non sono emersi elementi di garanzia sul futuro dello storico sito produttivo Maserati di viale Ciro Menotti di Modena, dove fino a pochi mesi venivano prodotti i modelli del Tridente. Altresì riteniamo grave quanto sta accadendo presso l’Innovation Lab Maserati, dove con la motivazione di una razionalizzazione degli spazi, di fatto, si ridimensiona sia in termini di organico che di strutture un importante sito di ricerca e sviluppo”.

Il punto di vista del coordinatore nazionale automotive FIM CISL, Stefano Boschini, è invece quello delle proposte utili a ristabilire sorti più concrete per il prossimo futuro di Maserati a Modena. La FIM CISL ha infatti chiesto un’attenzione maggiore rivolta verso lo stabilimento Maserati modenese di Viale Ciro Menotti, puntando a “un nuovo modello di auto super sportiva da produrre a Modena per dare stabilità alla produzione e per scongiurare il rischio di impoverimento del sito sul piano tecnologico e delle competenze”, ha ammesso Boschini.

Innovation Lab
Innovation Lab

Più ottimista il ministro Urso

Il tavolo provoca invece più ottimismo dalle parti del Ministro Adolfo Urso secondo il quale Maserati rappresenta uno fra i punti di forza maggiori nella produzione del Gruppo Stellantis in Italia. Di conseguenza secondo Adolfo Urso la Maserati di Modena ha un futuro avendo chiesto a Stellantis di rafforzare il centro ricerche e sviluppo, oltre che di garantire la filiera dell’indotto anche con la gestione dei nuovi modelli elettrici in modo da mantenere l’impegno sui livelli occupazionali. Secondo il Ministro Urso Stellantis ha già confermato la volontà di investire sulla ricerca e sviluppo e sulla gestazione di nuovi modelli, che vadano anche oltre la motorizzazione elettrica. “Credo alla possibilità che nello stabilimento di Modena si sviluppi da una parte la via dei modelli EV e dall’altra quella dei modelli ICE. In questo duplice binario dello sviluppo di Maserati c’è anche il nostro progetto Paese nel settore delle auto”, ha concluso Urso. Stellantis ha comunque confermato che a partire dall’inizio del 2025 sarà avviata la produzione della Maserati MC20 Folgore elettrica e a fine 2024 sarà avviata la realizzazione dell’Atelier destinato alla customizzazione. Inoltre il Gruppo ha ammesso che la progettazione e lo sviluppo dei futuri modelli del Tridente rimarrà a Modena.

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