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Maserati: fuori dall’Innovation Lab 400 lavoratori

Nei prossimi giorni comincerà una vera e propria migrazione di 400 maestranze impiegate finora presso l’Innovation Lab Maserati

Innovation Lab
Innovation Lab

Maserati continua a fare i conti con una fase negativa che sembra non accennare a imboccare la via del miglioramento. Il Costruttore del Tridente attraversa infatti mesi piuttosto difficili, quelli che ormai si protraggono dalla fine del 2023 fino a oggi; condizione che produce più di qualche necessario interrogativo che necessita di risposte immediate e consistenti.

Il Costruttore del Tridente viene infatti da un dicembre 2023 caratterizzato dall’aver posto in vendita l’importante sito produttivo, ex Bertone, di Grugliasco. Condizione seguita da un calo di vendite pari a circa il 49% in meno rispetto a fine 2022, registrato alla fine dell’anno scorso. Tra gennaio e aprile scorsi era stato invece il turno del ricorso agli ammortizzatori sociali e alla gestione di un piano di esuberi incentivati all’indirizzo di ingegneri e tecnici specializzati dello stabilimento modenese di viale Ciro Menotti.

La notizia più recente in questa fase decisamente difficile per Maserati è ora quella relativa al fatto che nei prossimi giorni comincerà una vera e propria migrazione di 400 maestranze impiegate finora presso l’Innovation Lab, nella torre di via Emilia Ovest, verso lo stabilimento di viale Ciro Menotti. Entro la fine del 2024 l’Innovation Lab diventerà quindi un fantasma e un ricordo del passato, come avvenuto già nel caso dello stabilimento AGAP di Grugliasco.

Maserati trasferirà tutte le maestranze impiegate presso l’Innovation Lab svuotando, di fatto, la torre di via Emilia Ovest

Le prime conferme sulla questione sono state diramate da Alberto Zanetti, segretario della UILM Modena e Reggio Emilia, durante una recente tavola rotonda organizzata dal sindacato. Secondo Zanetti si tratta di uno spostamento di maestranze già cominciato da tempo in casa Maserati, sottolineando anche che i dipendenti trasferiti lavoreranno per la metà del tempo in smart working mentre per quelli che erano impiegati nelle due officine dell’Innovation Lab si troverà una sistemazione in viale Ciro Menotti.

L’Innovation Lab, fortemente voluto da Sergio Marchionne, ha rappresentato il principale polo ingegneristico di casa Maserati che poteva contare su una superficie di oltre 33.000 metri quadrati e su oltre 1.100 impiegati disposti su tre grandi aree: Simulatore Statico, Simulatore Dinamico e laboratori per lo sviluppo della User eXperience. Il luogo ideale per la gestazione della Maserati MC20, unica vettura del Tridente realizzata a Modena, e per la gestione dei propulsori elettrici della linea Folgore; il centro, nelle intenzioni iniziali, sarebbe dovuto servire anche per lo sviluppo delle varianti più prestazionali di casa Alfa Romeo.

Col trasferimento degli attuali 400 impiegati, e il conseguente congelamento del sito, i sindacati si chiedono quali siano le reali volontà di Stellantis sulle prospettive future da fornire al Costruttore del Tridente. D’altronde l’annuncio relativo allo spostamento dei 400 impiegati verso il sito di viale Ciro Menotti si affianca agli esuberi di almeno 173 dipendenti, dei quali almeno 150 incentivati, emersa a inizio aprile scorso; circa 130 erano ingegneri e progettisti impiegati proprio presso l’Innovation Lab.

Simulatore Dinamico
Il Simulatore Dinamico dell’Innovation Lab

La produzione della MC20 non decolla

Soltanto nel 2023 le linee produttive dello stabilimento di viale Ciro Menotti hanno proposto 1.244 Maserati MC20, con un crollo del 75% rispetto all’anno precedente. Un dato non particolarmente consistente e non in linea con gli obiettivi iniziali, condizione che potrebbe spiegare le incertezze e certificarne le modalità di azione. Un solo modello prodotto a Modena risulterebbe quindi assolutamente insufficiente per la gestione corretta del sito produttivo. Va lungo questa direzione la promessa relativa all’arrivo, a partire dal 2025, di un nuovo modello elettrico da produrre proprio a Modena sebbene i dubbi delle sigle sindacali rimangono ancora consistenti; un solo nuovo modello riuscirà a rivedere le sorti di Maserati a Modena?

Come accennato, va anche considerato il consistente calo di vendite registrato a fine 2023 in virtù di un dato che rappresenta un quinto del totale di veicoli venduti registrato a fine 2017. Durante i primi quattro mesi del 2024 le vendite, in Italia, sono scese ulteriormente in accordo con un complessivo di poco superiore alle 1.000 unità registrando quindi un calo superiore al 20% rispetto a quanto espresso durante i primi quattro mesi del 2023. Come già discusso in altre occasioni, la condizione che affligge Maserati appare assai critica e notevolmente complessa.